Fra i servizi offerti insieme al piano di accoppiamento dal sistema allevatori a tutte le aziende, a fianco delle analisi dei dati medi aziendali genetici e fenotipici, c’è quella che viene chiamata “Analisi dei geni”. Il risultato dell’analisi permette di visualizzare in una pagina la percentuale di contributo dei geni dei diversi tori alla mandria in totale, nelle vacche e nelle manze. Questa analisi è fatta all’interno del WIN-Pac ANAFI analizzando fino a 8 generazioni di antenati.
Questa analisi è fondamentale per chi vuole tenere sotto controllo la consanguineità in azienda. Conoscere le linee più presenti in azienda dà indicazioni precise riguardo a quali linee genetiche è meglio evitare di utilizzare nella scelta dei tori.
Un esempio del risultato di questa analisi in una azienda è riportato in figura 1. Di fianco al nome del toro sono riportati tre valori percentuali: il suo contributo alla genetica delle manze, a quella delle vacche e in media nella mandria. L’elenco dei tori è ordinato per la percentuale di geni contribuiti in media. Nell’azienda che viene utilizzata come esempio sono stati utilizzati molto tori come Mtoto e Shottle. Subito dietro a loro c’è Round Oak R.A. Elevation, che non è un toro che può essere stato utilizzato di recente, è evidentemente molto presente nel pedigree di molte delle linee genetiche utilizzate in azienda. Lo stesso discorso vale per un toro come Pawnee Fram Arlinda Chief.
Nei geni delle manze dell’azienda sono molto presenti O-Bee Manfred Justice, il nonno materno di Mascalese che è anche il secondo toro per contributo genetico in questa categoria di animali.
A che cosa serve questa analisi
Conoscere le linee genetiche più presenti in azienda serve ad identificare i tori la cui presenza nel pedigree dei tori utilizzati nelle manze sarebbe da evitare al fine di tenere sotto controllo il livello di consanguineità.
I programmi di accoppiamento offerti dai centri di FA o dal sistema allevatori sono in grado di evitare accoppiamenti troppo consanguinei ma solo se il gruppo di tori selezionati per le fecondazioni è rappresentato da tori fuori linea o il meno possibile imparentati con i riproduttori già utilizzati in precedenza. Questa cosa si può fare utilizzando i filtri di Winthor ma anche con il PAC ANAFI.
L’ultimo aggornamento del Win-PAC ANAFI, infatti, proprio grazie all’analisi del pedigree e dei geni che contribuiscono alla genetica della madria, ha come obiettivo quello non solo di ottimizzare gli accoppiamenti in modo da evitare la consanguineità stretta ma anche quello di scegliere il gruppo di tori con il livello più basso di consanguineità attesa nella progenie, pur selezionandoli in modo da massimizzare gli obiettivi di miglioramento definiti dall’allevatore.
E’ noto come conoscere produzioni, caratteristiche morfologiche e funzionali della propria mandria sia il primo passo per dotarsi degli strumenti più adeguati per migliorare la propria redditività. Conoscere la composizione genetica della mandria è altrettanto importante. Livelli troppo elevati di cosanguineità possono mettere a rischio l’espressione della superiorità genetica selezionata attraverso l’azione di depressione che da sempre si associa ad una ridotta variabilità genetica, che rende gli animali meno capaci di rispondere agli stress ambientali e produttivi.
Figura 1 – Il risultato dell’analisi dei geni effettuata con il Win-PAC in una azienda.
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