L’acquisto del seme dei tori è una delle attività che vengono svolte in azienda che impatta maggiormente sui risultati. I geni che entrano in azienda attraverso chi ci consegna il seme, assomigliano ai mattoni che acquistiamo quando costruiamo l’azienda o la casa. Entrano per restare.
Non sono un bene che viene mangiato, digerito ed espulso e … “domani è un altro giorno, si vedrà”. La genetica entra e resta negli anni; anche quando la femmina nata da quella inseminazione avrà finito la sua carriera, una parte dei suoi geni resteranno per lungo tempo e con essi dovremo continuare a confrontarci.
Dunque la scelta del seme da acquistare deve essere la migliore possibile tra ciò che il mercato rende disponibile. Come sempre il reddito dovrà guidare le nostre scelte.
Non voglio neppure considerare il caso nel quale il toro venga scelto sulla spinta di chi vende, sfogliando il catalogo di turno o sulla base delle offerte a pacchetto. Parliamo di cose serie!
Quando scegliamo i tori controlliamo diversi caratteri a cui attribuiamo importanza. E’ frequente che il peso che diamo a questi caratteri non sia definito attraverso una precisa strategia ma segua la nostra sensibilità in quel dato momento. Ad esempio, se ci sono entrate in latte tre primipare che non ci soddisfano per la quantità di latte, saremo portati ad enfatizzare il peso di questo carattere nella scelta dei tori da acquistare in quel momento.
Il processo di scelta va per esclusione. Il numero dei tori che scegliamo è comunque inferiore al numero di tori che abbiamo preso in considerazione.
Ad esempio, tra due tori di cui il primo abbia +1000 a latte, +0,05 a proteine e 107 a longevità ed il secondo abbia + 1500 a latte, +0,00 a proteine e 101 a longevità, quale sceglieremo?
Perplessi, eh?
Figuriamoci quando prendiamo in considerazione tutti di dati disponibili di un toro.
Il vostro imbarazzo è stato a lungo anche il nostro. Se il principale scopo della vostra attività, anche nella selezione dei tori, è massimizzare il reddito, il buonsenso non è sufficiente. E’ necessario attribuire un peso economico a ciascuno dei caratteri in selezione. E necessario utilizzare sofisticati modelli di simulazione biologica inserendo dati economici relativi alla nostra realtà italiana.
E’ necessario pertanto inserire il costo effettivo in Italia degli alimenti, il costo reale della manodopera, il costo dei farmaci per le mastiti, per le zoppie, il valore dei baliotti, il costo di chi effettua la mascalcia, il prezzo del latte e delle tabelle di pagamento della qualità, ecc. ecc. ecc..
Per farla breve, abbiamo attribuito dei pesi ai diversi caratteri su cui è possibile selezionare, che avessero una motivazione unicamente economica.
Da questo importante lavoro, ne è uscito “ECOMERIT”, che, costituisce una risposta coerente anche nel campo della scelta dei tori alla domanda di reddito ed efficienza che le aziende che seguiamo ci pongono.
Buona fecondazione a tutti.
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