
La gestione riproduttiva è un elemento cruciale per il successo economico e gestionale degli allevamenti di bovine da latte. Recentemente, la cosiddetta Gestione Riproduttiva Mirata (TRM, Targeted Reproductive Management) ha guadagnato un grande interesse come strategia avanzata per migliorare le performance riproduttive, la sostenibilità e la redditività degli allevamenti.
Questo approccio si basa sull’utilizzo di dati biologici, produttivi e ambientali in modo da organizzare la mandria in sottogruppi di bovine con caratteristiche specifiche, con l’intento di finalizzare e personalizzare gli interventi gestionali e terapeutici.
Cos’è la Gestione Riproduttiva Mirata?
La TRM si distingue dalla gestione tradizionale perché non considera la mandria come un’entità uniforme. Al contrario, suddivide le bovine in sottogruppi con caratteristiche biologiche e produttive simili, applicando strategie mirate per massimizzare i risultati riproduttivi.
È un approccio metodologico sostanzialmente giovane ed attualmente gli studi che si trovano in letteratura medica hanno indagato soprattutto i seguenti obiettivi:
- Incremento del tasso di concepimento
- Riduzione dei costi legati a trattamenti ormonali non necessari
- Ottimizzazione dell’uso di materiale seminale sessato, da carne o di alto valore genetico
- Miglioramento della sostenibilità economica e ambientale
Naturalmente, come il lettore avrà intuito, le potenzialità sono straordinarie e possono spaziare in tutti gli aspetti della gestione aziendale valorizzando i principi fondamentali della Precision Livestock Farming (PLF).
Elementi Fondamentali della TRM
1 – Raccolta e Analisi dei Dati
La TRM si basa sull’integrazione di dati provenienti da diverse fonti:
- Dati comportamentali e fisiologici: i dispositivi indossabili dagli animali (Wearable Devices), sempre più comuni nei sistemi moderni di allevamento, consentono di raccogliere informazioni preziose sull’attività fisica, la ruminazione, il tempo di alimentazione, la temperatura corporea, il tempo trascorso in piedi o decubito, ecc.
- Informazioni genomiche: la genetica gioca un ruolo fondamentale nella riproduzione e la manifestazione fenotipica delle bovine da latte è il frutto dell’interazione della genetica con l’ambiente. I soggetti che alleviamo, pur sembrando simili come aspetto esteriore, sono degli individui che interagiscono nello stesso ambiente e restituiscono risultati che possono essere molto diversi tra loro. Naturalmente, una gran parte della responsabilità di queste variazioni è ascrivibile alle differenze genetiche. Ad oggi, i test genomici, rappresentano uno strumento utilissimo per potenziare la precisione della classificazione della mandria in sottogruppi. Uno studio di Giordano e colleghi del 2022, che può essere considerato uno dei lavori meglio strutturati per descrivere i principi della TRM, prende in considerazione alcuni indici genomici di merito tra i quali il Genomic Daughter Pregnancy Rate (GDPR). A questo argomento è dedicato l’articolo di Stefano Biffani “Attenti a quei due” pubblicato sempre su questa rivista.
- Performance produttiva: il legame tra fertilità e produzione di latte è noto da tempo per cui il sistema TRM utilizza sistematicamente i dati di performance, come la produzione di latte, la variazione nel tempo (curva di produzione), la sua composizione chimica e la stima del bilancio energetico, per ottimizzare gli interventi sugli animali.
- Stato sanitario: gli eventi sanitari del periodo di transizione sono estremamente correlati all’attività riproduttiva della bovina da latte. La raccolta puntuale e sistematica di tutti gli elementi fisiopatologici del periparto è essenziale per poter inquadrare correttamente la bovina in un gruppo e stimarne, quando verrà il momento, il “rischio di rimanere gravida”.
2 – Segmentazione della Mandria
Grazie all’uso di tecnologie avanzate, come i sistemi di monitoraggio automatizzato e l’intelligenza artificiale, è possibile suddividere la mandria in sottogruppi basati su parametri predittivi di fertilità. Alcuni esempi includono:
- Bovine con alta intensità di estro rilevata dai sensori prima della fine del periodo volontario di attesa
- Soggetti con elevato merito genetico per la fertilità, determinato da test genomici
- Animali con condizioni metaboliche o sanitarie che richiedono interventi specifici immediati o a lungo termine
3 – Strategie Personalizzate
Una volta identificati i sottogruppi, vengono applicate le strategie mirate. Alcuni esempi pratici includono:
- Inseminazione artificiale: è possibile decidere di usare il materiale seminale sessato per bovine ad alta probabilità di concepimento e il materiale seminale convenzionale o da carne per quelle con prospettive inferiori.
- Terapie ormonali mirate: le bovine che hanno avuto dei problemi sanitari durante il periodo di transizione possono essere inserite in sottogruppi specifici a cui riservare dei trattamenti ad hoc per migliorarne la fertilità.
- Ottimizzazione dei tempi di inseminazione: la strategia TRM prevede l’uso combinato dell’inseminazione artificiale rilevata visivamente o da sensori e l’inseminazione artificiale a tempo fisso in base alle caratteristiche del comportamento estrale delle bovine.
Vantaggi e svantaggi della TRM
Vantaggi:
- Miglioramento della fertilità: la segmentazione della mandria e l’applicazione di strategie personalizzate permettono di ottenere risultati riproduttivi decisamente migliori rispetto alla gestione tradizionale con i protocolli standardizzati.
- Riduzione dei costi di gestione: la TRM permette di evitare i trattamenti e gli interventi superflui con una evidente riduzione delle spese sanitarie e gestionali. Permette inoltre di ottimizzare l’utilizzo del materiale seminale contenendo, nell’immediato, le spese per l’acquisto di seme e, nel lungo periodo, concorre a ridurre i costi di sostituzione delle bovine.
- Miglioramento della sostenibilità: l’uso efficiente delle risorse, la riduzione dello stress delle bovine e un approccio mirato contribuiscono a migliorare la sostenibilità ambientale ed etica degli allevamenti.
Svantaggi:
Nonostante le promettenti potenzialità, la TRM presenta alcuni ostacoli talvolta difficili da superare:
- Necessità di strumenti avanzati: servono dei sistemi di monitoraggio e software di analisi potenti e all’avanguardia per integrare e interpretare grandi quantità di dati in tempo reale.
- Formazione del personale: i Veterinari, i Tecnici e gli Allevatori devono acquisire delle competenze specifiche per implementare con successo queste strategie.
- Adattamento alle condizioni aziendali: le soluzioni devono essere personalizzate per riflettere le specifiche esigenze di ciascun allevamento e questo richiede una grande professionalità e impegno.
Conclusione
La Gestione Riproduttiva Mirata rappresenta un’evoluzione significativa nella gestione degli allevamenti di bovine da latte, offrendo nuove opportunità per migliorare la fertilità e la redditività in modo sostenibile. Attraverso l’integrazione di dati complessi e l’adozione di tecnologie avanzate, è possibile trasformare la riproduzione da un processo generalizzato a un sistema personalizzato, con benefici significativi per l’intero settore.
Per i Medici Veterinari, la TRM offre un’opportunità unica per affermarsi come consulenti strategici, contribuendo attivamente al successo degli allevamenti e alla sostenibilità del settore zootecnico.