Ridurre i costi di gestione, ridurre l’uso degli antibiotici, ridurre l’inquinamento ambientale, migliorare l’efficienza alimentare, migliorare l’efficienza produttiva e riproduttiva di un allevamento. Sono queste le sfide più attuali per le azioni di miglioramento genetico ma anche per tutti quegli allevamenti che vogliono stare al passo con i tempi, rispondere al meglio alle richieste dei consumatori e rimanere competitivi producendo, a costi contenuti, un latte di alta qualità!
Complesso? Sicuramente, ma fattibile grazie ai nuovi strumenti disponibili.
Negli ultimi cinque anni i progressi nell’applicazione della genomica e il perfezionamento delle tecniche di sessaggio del seme hanno consentito in breve tempo di selezionare la mandria che esprime e trasmette caratteristiche di superiorità genetica che meglio rispondono alle sfide sopra elencate.
Razze selezionate per una sanità superiore
Oltre alle razze tradizionali pure, le popolazioni da latte nordiche, selezionate già a partire dagli anni ’90 per funzionalità, efficienza riproduttiva e superiore resistenza alle principali patologie di un allevamento da latte, oggi possono essere una delle possibili vie per costruire nel tempo una mandria più robusta, più efficiente e più sana. Razze a duplice attitudine come la Pezzata Rossa Italiana, una delle razze italiane che ha mantenuto la duplice attitudine migliorando il livello produttivo e scegliendo uno schema di selezione che mantenesse un basso livello di consanguineità.
La prima possibilità di scelta è quella di valutare quale razza, tra quelle selezionate disponibili, meglio si adatti ai propri obiettivi.
Incroci e vigore ibrido
Un’altra possibile strategia è quella che abbandona il concetto di razza pura e sposa quella dell’incrocio che apporta, sopratutto sui caratteri funzionali e della salute, il valore aggiunto dell’eterosi o vigore ibrido. In questo caso è importante scegliere con attenzione le razze da utilizzare: devono avere caratteristiche complementari e utili a costruire la superiorità genetica a cui si aspira. Se si punta sull’eterosi meglio utilizzare almeno tre razze; questo consente di mantenere il livello di eterosi nel tempo ad un livello molto elevato.
In Nuova Zelanda, in cui l’allevamento è nella maggior parte dei casi al pascolo e molto “essenziale” nella gestione, le analisi economiche hanno evidenziato che l’incrocio tra Frisona e Jersey era quello che dava i risultati migliori in termini economici. Situazioni di allevamento diverse possono richiedere l’impiego di razze differenti.
In Italia ancora sono limitate le valutazioni economiche sulle razze utilizzate per l’incrocio che è ancora un’esperienza di poche realtà di allevamento.
Strumenti vecchi e nuovi per una mandria più “in salute”
Funzionalità di arti e piedi, longevità, cellule somatiche, fertilità delle figlie e facilità di parto. Gli indici genetici per questi caratteri sono disponibili da più di dieci anni per le principali razze da latte in Italia. Altri strumenti sono in via di sviluppo un po’ in tutto il mondo e consentono, grazie alla genomica, di avere un’indicazione piuttosto attendibile della resistenza alle principali patologie, dalla mastite alla chetosi. Gli strumenti ci sono, occorre pero’ abbandonare l’approccio tradizionale che puntava solo a produzione e morfologia per dare priorità soprattutto a fertilità e longevità e a tutti quei caratteri che indirettamente selezionano per una superiore resistenza a mastite (cellule), zoppie (locomozione) e patologie riproduttive (fertilità e facilità al parto) e per una migliore efficienza alimentare (BCS).
Genetica e tecnologie riproduttive per accelerare i tempi
Le nuove tecnologie utilizzate per il sessaggio del seme oggi garantiscono una fertilità paragonabile a quella del seme tradizionale e la nascita di una vitella in più del 90 % dei casi. Combinando gli strumenti genomici che aiutano ad identificare gli animali portatori della superiorità genetica per i caratteri sopra ricordati e fecondando anno dopo anno solo gli animali che trasmettono quelle stesse caratteristiche alla progenie con seme sessato è possibile costruire in tempi “rapidi” (compatibilmente con i tempi biologici delle vacche da latte) una mandria capace di produrre in maniera efficiente latte di buona qualità e, perché dotata di maggiore resistenza all principali patologie, meno sottoposta a trattamenti antibiotici e più “robusta” e facile da gestire.
L’importanza di registrare i dati
Razze più robuste, incrocio, razza pura selezionata per la funzionalità… qualsiasi sia la scelta, la genetica mette a disposizione molti strumenti perché la selezione possa aiutare a costruire una mandria più efficiente e più sana. Si parte sempre da un’analisi seria dei propri dati e della situazione economica per poter decidere quale sia la migliore nella propria situazione. Solo un’attenta registrazione dei dati consente infine di monitorare i risultati raggiunti e di poter raccontare ai propri clienti e ai consumatori che il latte buono e sano si può fare!
DOI | 10.17432/RMT.2050-2060 |
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