Il processo di miglioramento degli indici genetici esistenti e la pubblicazione di nuovi strumenti che possano essere di aiuto per gli allevatori nella scelta di tori per la FA è continuo. Di recente si è parlato dei primi indici per la resistenza allo stress da caldo pubblicati in Australia dallo scorso dicembre 2017 ma, da dicembre 2017 allo scorso aprile, numerose altre novità sono state introdotte per la razza Frisona.
Canada
Da dicembre 2017 è ufficiale l’indice genetico e genomico per la resistenza alla dermatite digitale. E’ il primo strumento di selezione scaturito dall’azione di raccolta dei dati degli interventi di mascalcia in azienda che registrano le diagnosi relative a 12 diverse patologie podali e le fanno confluire nella base dati dei controlli funzionali, poi elaborati da Canadian Dairy Network. E’ stata scelta la dermatite digitale perché è la patologia più importante fra quelle registrate. L’ereditabilità è stata stimata pari all’8%. I tori provati hanno figlie in almeno 5 allevamenti ed un minimo di attendibilità del 70%. L’attendibilità dei tori genomici è invece superiore al 60%. L’indice va ad aggiungersi agli altri caratteri funzionali ed è perciò pubblicato su una scala con media 100 e deviazione standard 5. I tori con indice pari a 100 hanno l’82% di figlie senza dermatite digitale, e per ogni unità di indice questa percentuale aumenta dell’1%. Il toro 105 avrà l’87% di figlie senza casi di dermatite digitale. I caratteri morfologici più correlati con il nuovo indice sono l’altezza del tallone (35%) e l’indice per arti e piedi (29%).
L’indice ha anche una elevata correlazione con LPI (43%) e con il PRO$ (42%), con il latte (37%) e con il grasso kg (36%).
Stati Uniti
Nella valutazione genetica di aprile 2018 sono stati pubblicati per la prima volta, insieme agli altri che già conosciamo e che determinano il Net Merit, gli indici per la resistenza a sei diverse patologie: mastite, metrite, chetosi, collasso puerperale, ritenzione di placenta e dislocazione abomasale. Si basano sull’elaborazione dei dati delle diagnosi raccolti dagli allevatori tramite i programmi di gestione aziendale. Per la valutazione di Aprile si parla di circa 2 milioni di record per ciascuna patologia. Le ereditabilità di questi caratteri vanno dal 3,1% della mastite allo 0,6% per il collasso puerperale, e questo fa sì che i tori genomici abbiano una attendibilità per questi indici tra il 40 ed il 49% a seconda del carattere e quelli provati dal 44 al 56%. La scala di questi indici è espressa in termini di % di figlie resistenti: più l’indice è alto più il toro trasmette superiore resistenza alla progenie per la specifica patologia. Molti di questi caratteri sono correlati positivamente con la vita produttiva e la fertilità delle figlie. La correlazione più alta è quella tra le cellule somatiche e la resistenza alla mastite (-68%): più basse le cellule, più alta la % di figlie resistenti alla mastite.
Altre novità nel calcolo degli indici americani hanno riguardato la vita produttiva e la fertilità che hanno fatto registrare delle variazioni importanti su alcuni riproduttori per il perfezionamento del modello di calcolo realizzato con l’obiettivo di eliminare degli errori di stima.
Paesi Bassi
In Olanda è stato aggiornato l’indice di selezione (NVI) che ora prevede due diversi obiettivi: uno focalizzato sulla vacca da latte e l’altro verso una vacca a duplice attitudine. Rispetto alla formulazione dell’NVI ufficiale prima di aprile, in entrambi i nuovi indirizzi vengono introdotti nuovi caratteri. Nel nuovo NVI indirizzato verso la produzione di latte, la produzione mantiene invariato il suo peso e viene invece ridotta l’importanza data a mammella ed arti e piedi per far posto all’indice per la salute del piede (7%) e all’indice per l’efficienza alimentare che punta a ridurre i costi alimentari legati al mantenimento (5%). Nella formulazione che indirizza verso un tipo genetico a duplice attitudine viene ridotto del 6% il peso dato alla produzione e, di una piccola percentuale ciascuna, l’importanza data ai funzionali per far spazio ai caratteri legati a muscolosità ed accrescimento con un importanza del 12%. In figura 1 il confronto fra la composizione del vecchio NVI e dei due nuovi NVI.
Figura 1 – L’evoluzione dell’indice di selezione olandese (NVI) dal 2017 ai due indirizzi attuali: Latte e Duplice Attitudine
Germania
Le novità introdotte con la valutazione di aprile 2018 riguardano il calcolo dell’indice longevità e della fertilità. Nel primo caso è stato modificato il modello che ora è basato su un’analisi di sopravvivenza a tre diversi stadi delle prime quattro lattazioni, definiti in base alle cause di eliminazione specifiche di ogni periodo: patologie metaboliche a inizio lattazione, mastite e altre patologie nella fase centrale, fertilità alla fine della lattazione. In funzione di queste modifiche è stato rivisto anche il peso della longevità nell’indice di selezione.
Per quanto riguarda la fertilità si tratta di modifiche alle procedure di filtratura dei dati in partenza che ha aumentato del 20% i dati utilizzati nella valutazione. Entrambe queste modifiche hanno prodotto piccole variazioni negli indici dei tori. E’ stata inoltre aggiornata la base genetica come è successo in Italia.
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