Salvo rari casi, il lavoro svolto nelle aziende zootecniche è distribuito su più persone, siano essi titolari o dipendenti. L’interazione di più persone che operano in modo più o meno coordinato per raggiungere un obiettivo è argomento che è diventato decisamente critico. In tal senso, l’azienda agricola, come ogni altra realtà produttiva, non sfugge alla necessità poter disporre di una squadra coesa e motivata. Per quanto si possano automatizzare i processi produttivi, rimane fondamentale che le persone che operano in azienda siano “gestite”. Mi rendo conto di fare affermazioni ovvie. Mi rendo tuttavia altrettanto conto di come, generalizzando ovviamente, sia poco presente nelle aziende  una sufficiente sensibilità in tal senso. Dare ordini non equivale a gestire.

Non è così raro incontrare persone che non si lamentano della remunerazione del lavoro svolto. E’ rarissimo invece incontrare persone con grandi  motivazioni e grande entusiasmo rispetto al lavoro che fanno. Ognuno di noi conosce bene la differenza che esiste tra fare un lavoro perché sono pagato e fare un lavoro perché, oltre ad essere pagato, sono motivato. E’ fuor di dubbio che nel secondo caso, il risultato del lavoro sarà di gran lunga migliore.

Un conto è dover pulire il box delle manze con questa logica: “…vabbé, ci tocca.”

Un conto è pulire il box delle manze perché le abbiamo mantenute bene da vitelle, perché le feconderemo bene, perché vogliamo che i nostri animali mostrino tutto il loro potenziale genetico.

E’ da sottolineare quanto sia utile coinvolgere le persone che operano in azienda circa gli obiettivi, i progetti, le scelte che si stanno operando.

Quante aziende fanno riunioni periodiche con il personale? Eppure abbiamo l’obiettivo di fare squadra. Come è possibile fare squadra se non si comunica, se non si esplicita qual’è la responsabilità che si affida a ciascuno. Comunicare unicamente attraverso degli ordini non è efficacie. O meglio, si fa in modo di occupare il tempo nel quale la persona è presente in azienda. E si paga questo tempo. Si rischia invece di non utilizzare il cervello e la passione di quella persona. Che pure paghiamo. Ed in tale situazione, non “sfruttiamo” pienamente tutte le potenzialità della persona che abbiamo  in azienda.

Del resto, se la gestione delle risorse umane, pur tra qualche eccesso, è diventato esso stesso un settore in cui operano degli specialisti, un motivo ci sarà. E la zootecnia non è estranea a questi motivi. Dato che le vacche in un’azienda e le loro performances sono “figlie” delle persone che vi operano, dedicare maggiori attenzioni alla costruzione della squadra, costituisce un’attività decisiva.

Non mi è ancora capitato di vedere aziende con risultati importanti nelle quali non fossero presenti persone  ben gestite.

Mi è invece capitato spesso di vedere aziende in difficoltà con personale non ben gestito.

P.S. Quando parlo di personale, non mi riferisco ai soli dipendenti. Anche i titolari costituiscono una risorsa umana.