“Robot”, “RoboMaxx”, “Robot Ready ™” e “Robot ease” sono solo alcuni esempi delle codifiche utilizzate nei cataloghi dei tori di FA per identificare tori le cui figlie possiedono delle caratteristiche che le rendono più adatte al robot di mungitura. E’ un fenomeno abbastanza recente legato alla crescente realtà delle aziende che si dotano di impianti di mungitura robotizzati (Figura 1). Nella maggioranza dei casi dietro l’indice ci sono dei criteri che combinano le caratteristiche ottimali per la mungitura automatizzata ma le formule utilizzate per la codifica non sono pubblicate. In generale questi marchi identificano tori che hanno un livello genetico superiore per la mammella con particolare riguardo alla posizione dei capezzoli e alla loro dimensione da sola od in combinazione con altri caratteri quali la qualità del latte, le cellule somatiche e la funzionalità di arti e piedi.

Il marchio di Semex è stato addirittura registrato e le informazioni pubbliche relative a questo indicatore dicono che le componenti utilizzate per la definizione dei tori “Robot Ready” sono quattro: la resistenza alla mastite (cellule e trattamenti mastite), la mobilità (arti posteriori visti da dietro e arti e piedi in modo complessivo), mammella e allineamento dei capezzoli (posizione capezzoli anteriori e posteriori, lunghezza dei capezzoli, profondità della mammella e sistema mammario), facilità di lavoro (velocità di mungitura, temperamento e  produzione).

Dall’agosto 2014 in Germania viene pubblicato un indice ufficiale composto per il robot che combina i caratteri velocità di mungitura, cellule somatiche, arti e piedi, mammella, posizione dei capezzoli posteriori e lunghezza dei capezzoli con i pesi riportati in Tabella 1. L’indice ha media 100 e deviazione standard uguale a 10, come tutti gli altri indici pubblicati in Germania.

Quali caratteri per una mungitura con il robot?

Considerati tutti gli elementi che contribuiscono a definire l’efficienza del robot di mungitura è possibile individuare le più importanti caratteristiche che rendono le bovine più adatte per questa tecnologia che sono:

– una corretta morfologia della mammella, soprattutto per quanto riguarda il piano e la posizione dei capezzoli, sia anteriori che posteriori, che devono essere ben distanziati fra loro;

– un livello di salute della mammella superiore;

– una corretta locomozione;

– un buon temperamento;

– una mungibilità ottimale.

E’ possibile migliorare tutte queste caratteristiche attraverso l’azione di selezione, scegliendo cioè i tori portatori di un livello genetico ottimale per mammella, arti e piedi, cellule somatiche e/o resistenza alla mastite, mungibilità e temperamento. Fatta eccezione per gli ultimi due aspetti, per i quali non in tutti i Paesi esiste una valutazione genetica ufficiale, per tutti gli altri caratteri sono disponibili indici genetici molto accurati che consentono di poter selezionare la mandria perchè sia la più adatta possibile alla mungitura automatizzata.

Considerazioni conclusive

Il numero di robot di mungitura presenti negli allevamenti di bovini da latte è in continuo aumento. Il tipo di animali che meglio si adatta alla mungitura automatizzata presenta alcune caratteristiche specifiche che vanno dalla conformazione e salute della mammella, alla funzionalità di arti e piedi, alla mungibilità e al temperamento durante la mungitura.

Una buona mammella è uno dei dati più cruciali. In Italia utilizzare l’indice composto mammella da solo non basta perchè la formulazione attuale dell’indice composto non considera ancora la posizione dei capezzoli posteriori. Occorrerà allora verificare che l’indice per la posizione dei capezzoli posteriori sia vicino a zero o negativo. La media della popolazione, che fa da zero all’indice per questo carattere, è tra 27 e 28 punti che significa leggermente interni rispetto ai quarti. Per il robot è meglio che siano ben distanziati, si dovranno cercare quindi i tori con indice negativo, piuttosto che quelli con valori positivi che indicano capezzoli più ravvicinati.

Per quanto riguarda la bontà dei marchi presenti sui cataloghi dei centri, è abbastanza semplice verificare che gli indici cruciali come mammella, capezzoli posteriori, cellule ed arti e piedi siano a livello ottimale.

genetica 1

genetica 2