Sono ormai diverse le categorie di robot che troviamo con una certa facilità nelle aziende di vacche da latte. I più diffusi sono certamente i robot di mungitura. Sono presenze consuete anche i cosiddetti spingiforaggi e, da qualche tempo, i robot per la pulizia delle deiezioni.

L’ultima frontiera è costituita dai sistemi di preparazione e distribuzione degli alimenti. Per quanto riguarda i robot di mungitura, notiamo che il paradigma si è invertito: se fino a qualche anno fa solo le aziende più innovative si avvicinavano a questi strumenti, ora sono una sorta di standard per chi interviene sui sistemi di mungitura nella propria stalla. Poche settimane fa, un allevatore giustificava il progetto di costruzione di una nuova sala di mungitura 8+8 come se si sentisse l’ultimo dei Mohicani.

Tra i motivi che spingono gli imprenditori agricoli a dotarsi di robot di mungitura, ci sono prevalentemente questioni legate al desiderio di alleggerire i carichi di lavoro e le difficoltà a reperire manodopera qualificata e facile da gestire. Per quest’ultimo aspetto, è raro trovare allevamenti i cui titolari siano soddisfatti della propria manodopera.

Questi sono i motivi che, in prevalenza, conducono alla scelta di investire nell’installazione di robot di mungitura.

Tuttavia, dato che l’investimento richiesto è sempre importante, varrebbe la pena di chiedersi:

  • Mi conviene?
  • Qual è il payback (in quanti anni si ripaga)?
  • Quale sarà l’organizzazione del lavoro una volta installati?

Purtroppo nessuna di queste domande ha una risposta valida per ciascuna azienda. Il livello produttivo di partenza è, ad esempio, una variabile importante. Spesso, inoltre, le aziende tengono aperta la sala di mungitura, pur se adibita ad un numero decisamente inferiore di animali. Non è poi infrequente che l’adozione di robot di mungitura non incida, come potrebbe essere, sulla manodopera impiegata in azienda.

In linea di massima possiamo dire che l’adozione di robot di mungitura riduce il costo della manodopera in stalla di circa 2 centesimi per litro di latte consegnato. Considerata una produzione di latte di un singolo robot pari a 24 q.li per ciascun giorno dell’anno, significa un risparmio sul costo della manodopera pari a circa 17.000 €/anno.

Consideriamo tuttavia il fatto che, analizzando i costi della manodopera di aziende aderenti al nostro servizio di benchmark, si rileva quanto segue:

  • le aziende con robot hanno mediamente costi della manodopera attorno a 4 centesimi per litro di latte; difficilmente hanno costi sopra 5,5 centesimi per litro di latte;
  • le aziende con sale di mungitura hanno costi della manodopera superiori a 6 centesimi per litro di latte, per arrivare fino a 9 centesimi per litro di latte;
  • un numero interessante di aziende con sala di mungitura ha costi della manodopera inferiori a quelli di aziende con robot di mungitura.

Se mai ce ne fosse bisogno, c’è da prendere atto che non esiste una scelta certa e definitiva. Come per altre scelte, chiunque si senta imprenditore ha il compito di vagliare gli impatti economici ed organizzativi, rispetto alla situazione attuale, relativamente alla possibile adozione di sistemi automatici di lavoro.