Dallo scorso dicembre gli allevatori australiani, al momento della scelta dei tori da utilizzare per la FA, hanno uno strumento che li aiuta ad individuare i soggetti che trasmettono alle loro figlie una superiore abilità di fronteggiare lo stress da caldo.
E’ il primo indice ufficiale per la resistenza allo stress da caldo pubblicato nel mondo.
E’ stato messo a punto combinando i dati produttivi con le informazioni delle stazioni meteorologiche più vicine ad ogni specifico allevamento analizzato. Questo permette di quantificare la perdita produttiva in relazione alle condizioni climatiche, nello specifico per diversi livelli di temperatura ed umidità (THI) a partire da 60, delle bovine allevate e di quantificare le differenze di ordine genetico.
L’indice è pubblicato su una scala in percentuale che ha media 100. Le figlie di un toro con valore 105 hanno una resistenza allo stress da caldo superiore del 5% rispetto alle figlie del toro che ha valore 100. Questo significa che le loro figlie mostreranno una flessione nella produzione minore ed una maggiore capacità di mettere in atto meccanismi di difesa efficaci all’aumentare di temperatura ed umidità. Uno studio di validazione dell’efficacia dell’indice, che ha confrontato soggetti con indice diverso in stazioni sperimentali in cui era possibile controllare temperatura ed umidità e misurare la produzione di latte, assunzione di sostanza secca, temperatura corporea, atti respiratori e temperatura vaginale, ha mostrato che gli individui più tolleranti secondo l’indice hanno perdite produttive inferiori ed una maggiore capacità di dissipare calore attraverso la traspirazione e la respirazione rispetto agli animali che hanno un indice per la tolleranza al calore inferiore a 100. Questi individui mostrano anche una capacità di tornare a livelli produttivi ottimali dopo le fasi di stress superiore ai soggetti più sensibili.
L’ereditabilità del carattere è stata stimata pari al 12%, percentuale moderata ma importante per poter selezionare anche per questo aspetto.
L’attendibilità degli indici genomici pubblicati è intorno al 38%, più bassa rispetto ad altri indici e confrontabile con gli indici genomici di caratteri complessi che hanno una popolazione di riferimento, per la quale sono disponibili dati sul profilo dei marcatori a DNA e dati fenotipici, a numerosità limitata. L’attendibilità media di questi indici è destinata ad aumentare nel tempo mano a mano che questa popolazione aumenterà di numero.
Gli allevatori che vogliono selezionare i tori anche per lo stress da caldo utilizzando la APP possono visualizzare l’indice del toro insieme agli altri dati genetici e, per ovviare al problema della attendibilità piuttosto bassa, utilizzare un gruppo di tori.
Per il momento questo indice non è stato inserito in nessuno degli indici di selezione australiani, questa valutazione sarà fatta nel momento in cui discuterà la loro revisione.
Un primo dato che emerge dalla valutazione genetica per questo carattere è che il livello genetico di resistenza allo stress da caldo è andato diminuendo all’aumentare della produzione media. In altre parole, la selezione per un’aumentata produzione porta a selezionare animali più sensibili alle ondate di caldo estremo che caratterizzano sempre di più le estati australiane.
Inoltre, l’indice per la tolleranza al caldo è legato positivamente alla fertilità e negativamente alla produzione. Quindi dare enfasi alla tolleranza al caldo potrebbe aiutare a migliorare la fertilità ma potrebbe anche far perdere un pò di produzione. Alcuni tori, come succede per produzione e fertilità, riescono a combinare buone produzioni, buona fertilità e un buon livello di resistenza al caldo. Il suggerimento dei tecnici australiani è quello di individuare i tori che trasmettono una superiore resistenza tra i migliori per l’indice economico; questo aiuta a selezionare animali superiori per redditività e allo stesso tempo a dare spazio a questo importante aspetto in questa fase di riscaldamento del pianeta.
L’indice è stato sviluppato da Dairy Bio, con il supporto dello Stato di Vittoria e di Dairy Australia, ed è stato finanziato dal Dipartimento dell’Agricoltura e delle Risorse idriche australiano.
In Italia, anche la Frisona sta lavorando alla messa a punto di un indice per la resistenza allo stress da caldo all’interno del nuovo progetto LATTeco finanziato con i fondi PSR nazionali.
Per ora questo indice è disponibile solo per gli allevatori australiani, ma presto potrebbe esserlo anche per quelli italiani.
La buona notizia è che è possibile selezionare anche per questo specifico aspetto e l’esperienza australiana mostra che è possibile mettere a punto strumenti concreti per farlo.
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