Quando parliamo di vacche da latte, presi dai vari aspetti della gestione e da quel tanto di passione cha caratterizza il nostro settore, capita di trascurare il fatto che questa attività, come ogni altra attività economica, punta a produrre reddito. Senza reddito, conta relativamente poco la quantità di latte consegnata, la media produttiva, i dati di fertilità, la razione alimentare, ecc.. Se l’azienda non  produce reddito, è destinata a scomparire. E’ solo questione di tempo. Dunque il reddito è ciò che garantisce il futuro dell’azienda. Di ogni azienda. Di ogni attività. Di ogni imprenditore. Tempo addietro, un amico allevatore, (10.000 q.li di quota, 70 ha di terra tra affitto e proprietà), rifiutava con rammarico il titolo di imprenditore con questa affermazione: “Il mio amico imbianchino è un imprenditore. A fine anno sa quanta pittura e quanti pennelli ha acquistato, quanto gli sono costati e quanto ha fatturato. Fatte somme e sottrazioni, conosce il suo reddito. Noi abbiamo dieci volte il suo volume di affari, ma non conosciamo il nostro reddito come misura della nostra capacità di fare impresa.” Mi sembra una buona fotografia del nostro settore. E mi sembra che definisca altrettanto bene la necessità e l’urgenza per ciascuna azienda di disporre dei dati di conto economico.

Ormai tutti siamo consapevoli che il tempo dell’abbondanza è finito. Non esiste più il tempo in cui comunque, a fine anno, almeno la PAC restava nelle tasche dell’azienda. I tempi sono cambiati, le condizioni all’interno delle quali fare impresa agricola sono radicalmente cambiate. E’ questo il tempo della parsimonia, dell’accortezza, della ragionevolezza, della lungimiranza. E’ il tempo in cui le aziende si misurano dal reddito. Chi ne produce resta. Chi non ne produce, anzi brucia risorse, scompare.

Il reddito è, sommariamente, la differenza tra costi e ricavi. Non è la differenza tra incassi e pagamenti. I cattivi pagatori usano questo sistema per nascondersi alla verità: se la mia azienda produce risultati che mi costringono a continue dilazioni sui pagamenti ai fornitori, con ogni probabilità, sta  producendo perdite e non reddito.

Il risultato di conto economico, utile o perdita, potrà piacere o meno. Si tratta tuttavia di un dato con il quale ci si deve confrontare. Ho imparato che un’azienda la si conosce davvero solo quando si ha la possibilità di guardare costi e ricavi e, in particolare, le fatture di acquisto. Sono una miniera di informazioni. Sono il punto di partenza e di arrivo della gestione aziendale. Ad una buona analisi è consuetudine scoprire importanti possibilità di risparmio. Il risparmio è lì, impilato in quella massa di fogli – le fatture –  di cui, spesso, un’azienda non sa cosa fare ed aspetta solo di portarli all’Associazione di categoria per la registrazione.

Tutti noi sappiamo che supereranno la crisi di questi anni solo le aziende meglio organizzate, più efficienti; le aziende che, in definitiva,  sapranno tenere in ordine costi e ricavi lasciando in mezzo a queste due variabili lo spazio per il reddito. Se è doveroso ed opportuno fare ogni sforzo per migliorare alcuni parametri tecnici (fertilità, cellule somatiche, rimonta, qualità latte, ecc.) va pur detto che tali parametri non costituiscono il reddito dell’azienda.  Il funzionario di banca al quale chiediamo un mutuo per acquistare del terreno o per migliorare la stalla, è interessato al reddito che produciamo e non ad altri dati che per noi costituiscono le criticità quotidiane. A questo funzionario non importa nulla della stampa di Cincinnato da cui emerge quanto siamo bravi ad avere vacche gravide o ad avere un buon parto-concepimento. E neppure gli importa dei grandi risultati selettivi che abbiamo raggiunto. Annuirà ad ogni Vostra affermazione dei meravigliosi successi raggiunti. Ma Vi guarderà raggiante solo se gli mostrerete il riepilogo del vostro conto economico.Va da sé che ha ragione lui.Le aziende si valutano sui risultati di conto economico.

Farm Consulting è una società che offre servizi di consulenza indipendente, rivolti alla gestione ed allo sviluppo efficiente delle aziende di vacche da latte. Si parla e si opera su cose concrete: razionamenti alimentari, revisione delle forniture e dei fornitori, piani di selezione, gestione del personale, qualità latte, cellule somatiche e mastiti, fertilità, gestione vitelli e giovane bestiame, piani colturali,  audit per la individuazione di aree di criticità aziendale,  passi per lo sviluppo aziendale negli anni futuri, tenuta del conto economico, ecc.

Farm Consulting, pur entrando nel vivo delle questioni economiche (cosa acquistiamo? dove acquistiamo? come acquistiamo?), opera a fianco delle aziende agricole clienti per suggerire, in piena libertà,  le migliori proposte presenti sul mercato. Da questo punto di vista ci sono diverse analogie con l’attività di broker o di Gruppi di acquisto collettivi.