Coloro che tengono i dati del Conto Economico per il primo anno, restano spesso stupiti dei numeri che si rendono evidenti e delle considerazioni che emergono. Come se l’azienda non fosse la loro; come se l’azienda fosse gestita da qualcun altro.

Impossibile che spendiamo oltre 200 €/vacca di farmaci; ne acquistiamo pochi!

Dato che i più virtuosi spendono meno della metà di quella cifra, il dubbio cade su queste aziende virtuose: vaccinano? Sincronizzano?

Come dire che il primo istinto è mettere in discussione la veridicità del dato altrui anziché interrogarsi sul proprio.

Oppure: “Come è possibile che spendiamo per i costi alimentari oltre 45 centesimi per litro di latte? La stalla va così bene!

Dato che le aziende più virtuose spendono circa 10 centesimi in meno, la riflessione porta con sé così tante sfaccettature da dover apire le porte ad un altro modo di impostare e gestire le proprie scelte aziendali. La qual cosa ha a che fare con l’essenza stessa di fare impresa agricola. Coinvolge il modo di gestire la stalla, i suoi problemi, le sue routine, i suoi professionisti, i suoi fornitori, il personale, l’organizzazione del lavoro.

Poiché se accettiamo l’idea che quel che vediamo allo specchio, riflesso nei dati del conto Economico, siamo noi, e quella è davvero la nostra azienda, tocca chiedersi come sia possibile modificare lo stato delle cose. Più la distanza dalle aziende virtuose è ampia, più tocca andare in profondo nei ragionamenti e nel modificare la propria impostazione.

Salvo casi di eventi straordinari, il livello di efficienza sia tecnica sia economica di ciascuna azienda è stato raggiunto a partire dal fatto che ognuno ha fatto del proprio meglio per arrivare dove si trova. La considerazione che, forse, il proprio navigatore interno non fosse tarato bene, fa parte di ciò che ci si deve dire davanti allo specchio. Spesso è esattamente questa indisponibilità a guardarsi allo specchio e ad ammettere che le rughe non sono più solo legate alla stanchezza, ciò che non consente alle aziende di darsi nuovo vigore e nuovi obiettivi.

Meglio spegnere la luce dello specchio, accendere il trattore e andare a fare del fieno o ad irrigare.

A questi problemi ci si penserà più avanti, in un’altra occasione.

Se e quando dovesse tornare questa chiarezza.