L’alimentazione del bestiame è un aspetto molto importante negli allevamenti zootecnici intensivi dove, per ottenere buone prestazioni produttive, oltre alla qualità degli alimenti riveste un ruolo chiave la corretta quantità somministrata all’animale.
In tempi di elevati costi delle materie prime e di margini ridotti all’osso, per gli allevatori la questione della corretta quantità dovrebbe assumere un ruolo ancora più preponderante.
L’impianto di pesatura, comunemente noto con il nome di “pesa elettronica”, è da considerarsi parte integrante ed indispensabile del carro trincia miscelatore che , se correttamente usato e (se) in piena efficienza, permette di dosare con notevole precisione la quantità dei diversi elementi che compongono la razione, a tutto vantaggio del benessere dell’animale e delle “tasche” dell’allevatore.
Un impianto di pesatura è generalmente composto da un Indicatore di peso (centralina elettronica), da 3 o 4 Celle di carico estensimetriche (sensori) variamente posizionate sul telaio del carro e da un Avvisatore acustico.
La centralina e le celle sono tra loro collegati in un box di congiunzione tramite i rispettivi cavi.
La centralina è sostanzialmente un componente elettronico che trasforma in numeri il segnale elettrico che gli arriva dalla cella.
La cella è un componente meccanico-elettrico che flette a seconda del peso che “sente” inviando, tramite una resistenza al suo interno, un segnale alla centralina che lo trasforma in un valore.
Gli “scarti” di pesata durante l’uso del carro miscelatore possono essere dovuti sia ad errori dell’operatore (ad esempio se per eccesso di “foga” o per distrazione si continua a caricare materiale dopo l’avviso acustico di raggiungimento del peso, questo va a pesare sul componente successivo sfalsando il dato impostato), sia ad un malfunzionamento dell’impianto stesso.
Tutti i componenti di un impianto di pesatura, e più in generale del carro miscelatore, cioè centralina, celle, cavi, telaio ecc ecc sono sottoposti negli anni a notevoli stress meccanici che con il passare del tempo ne pregiudicano le prestazioni.
Con il passare del tempo l’impianto di pesatura diventa meno affidabile, le celle perdono la loro elasticità, le parti elettriche sono soggette a infiltrazioni di umidità che ne compromettono l’efficienza ecc ecc, in altre parole non è più detto che se appare sul display 100 Kg siano proprio 100, quasi sempre sono 90 o 110.
Vorrei a questo punto chiarire un punto che spesso l’operatore non considera, uno scarto in più o in meno di 10 Kg ogni 100, comporta un errore di 100 Kg ogni 1.000 Kg caricati, considerando che le miscelate sono mediamente di almeno 2.500/3.000 Kg si può facilmente comprendere cosa significa avere un impianto di pesatura non in ordine.
Un consiglio è quello di sottoporre periodicamente, una volta l’anno può andare bene, l’impianto di pesatura ad una verifica empirica distribuendo un peso noto, di almeno 200 Kg (le zavorre o i sacchi di concentrati/concime possono andare bene), in prossimità delle 3-4 celle e verificando la corrispondenza tra il caricato e quello che indica la centralina. Nel caso di evidente discordanza, errore superiore al 2-3%, si può procedere ad una calibrazione con Peso Campione così da avere una esatta corrispondenza tra il peso caricato e quello visualizzato sul display (la quasi totalità delle centraline elettroniche moderne, dai primi anni 90 in poi, consentono la correzione senza l’ausilio di apparecchiature esterne).
Altro consiglio è quello di porre particolare attenzione agli sbalzi di valore sul display della centralina durante gli spostamenti del carro o in fase lavoro, se sono di notevole entità, sono il sintomo che l’impianto ha un problema, probabilmente dovuto ad una o più celle di carico.
Infine, se dopo aver distribuito la miscelata in mangiatoia, l’impianto non torna a zero o giù di lì, è un altro segnale che qualche cosa non funziona e che bisogna intervenire.
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