Vorrei tanto che nel 2024:

  • I politici la smettessero con questa continua, insistente e sfiancante propaganda e demagogia, perché non si capisce più qual è la verità e ciò ci fa disamorare ogni giorno della democrazia e della libertà.

  • Al governo e all’opposizione ci fosse gente colta motivata dal senso dello Stato e del bene comune, non solo dal loro ego smisurato o da meri interessi personali.

  • Il nostro Stato pensasse al futuro, e soprattutto alle nuove generazioni. Non voglio essere complice di aver lasciato ai giovani solo debiti, rifiuti, un pianeta distrutto, disoccupazione e demoralizzazione.

  • La produzione primaria finisca di essere una commodity ma diventi un bene prezioso il cui prezzo lo stabilisce chi vende non chi acquista.

  • I media tornassero a rappresentare chi sa dialogare, e non solo a urlare pregiudizi e prese di posizione ideologiche.

  • Vorrei che la parola “ideologico” riprendesse il suo vero significato e non avesse un’accezione negativa o al peggio offensiva.

  • I negazionisti-complottisti-revisionisti si fermassero un attimo a riflettere sulla responsabilità che si stanno prendendo.

  • A scuola, di ogni ordine e grado, insegnasse solo chi è qualificato a farlo e chi è capace di far innamorare gli studenti della cultura e della curiosità. Imparare a scuola solo le nozioni serve a poco in un mondo dove inevitabilmente l’intelligenza artificiale crescerà a dismisura.

  • Di non incontrare mai più i cultori del capro espiatorio e quelli che cercano non le soluzioni ma i colpevoli, inventandone sempre di diversi.

  • La libertà di stampa diventasse un dogma, e quindi qualcosa di impossibile da mettere in discussione.

  • Ci dimenticassimo degli scienziati telegenici del tempo del COVID-19 ma che si spiegasse alla gente cos’è il metodo scientifico.

  • I giornalisti raccontassero soprattutto le tante notizie positive che questo mondo ogni attimo genera.

  • Nelle scuole di “ogni ordine e grado” si raddoppiassero le ore per insegnare storia, per non dimenticare e fare quindi sempre gli stessi errori e ogni volta ricominciare da capo.

  • La violenza sulla donne diventasse un tabù, come lo è il cannibalismo e l’incesto.

  • Si regolamentasse subito il consumo del suolo, perché abbiamo bisogno di terra agricola per produrre cibo sano, abbondante e disponibile per tutti e di ridurre la nostra dipendenza dall’estero.

  • Fosse data la possibilità alle aziende agricole di contribuire con i loro tetti alla produzione di energia da fotovoltaico e si incentivasse la produzione di biogas.

  • Si difendesse la burocrazia perché garanzia di democrazia e libertà; nello stesso tempo il dipendente pubblico dovrebbe avere gli stessi doveri degli altri cittadini e non dovrebbe permettersi impunemente di essere assenteista, corrotto, improduttivo e ostacolare immotivatamente con cavilli, lungaggini e impreparazione le imprese e i semplici cittadini.

  • L’intelligenza artificiale e i social media agissero con determinazione e rapidità su chi semina disinformazione e falsità, sia esso un essere umano come i troll oppure bot o semplicemente persone ignoranti o propaganda politica anche straniera.