Accanto agli indici di selezione nazionale PFT, IES e ICS-PR, l’ampia varietà di tori disponibili oggi consente agli allevatori di selezionare in maniera efficace per caratteristiche che possono contribuire a caratterizzare la mandria in maniera specifica. Si può puntare a costruire una mandria che produca solo latte che contenga betacaseina di tipo A2 oppure solo k caseina BB, o ancora una mandria interamente polled che consenta di eliminare dalle pratiche aziendali la bruciatura delle corna dei vitelli mantenendo così la mandria allevata senza corna. Volendo si può anche puntare ad allevare una mandria di Frisona tutta pezzata rossa. Le possibilità sono molte.
La Tabella 1 riporta in dettaglio il numero dei tori attivi: a) rossi; b) portatori del fattore rosso; c) BB per la k caseina; d) A2A2 per la betacaseina; e) polled. E’ riportato anche il loro livello genetico medio per latte, percentuali, cellule, longevità e fertilità e la proporzione dei tori attivi rappresentata in % a fianco del livello genetico medio per gli stessi caratteri dei tori attivi autorizzati alla FA in Italia che sono oltre 2200.
Tabella 1 – Il totale dei tori attivi e dei tori con specifiche caratteristiche, la percentuale sul totale ed il loro livello genetico per PFT, IES, ICS, latte kg, grasso e proteina %, cellule, longevità e fertilità.
I tori che trasmettono il fattore rosso o il gene per l’assenza di corna sono ancora presenti in una percentuale molto bassa sul totale dei tori (dal 3 al 5%) e sono qualche punto più bassi in media, sia a PFT che a latte, rispetto alla media dei tori totale. E’ invece diversa la situazione dei tori attivi disponibili che trasmettono alla progenie la k caseina B, utile per la caseificazione, o la betacaseina A2 che rende il latte più digeribile: sono ormai al 40% del totale ed il loro livello medio è molto simile al livello medio generale di tutti i tori disponibili.
C’è quindi la possibilità concreta per tutti gli allevatori di poter selezionare i tori non soltanto per il livello genetico dei caratteri produttivi, morfologici e funzionali di interesse, ma anche per specifiche caratteristiche che possono aiutarlo a qualificare ulteriormente il suo prodotto per il mercato.
Una situazione decisamente migliorata rispetto ad una decina di anni fa!
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