La raccolta dati e l’interpretazione degli indici riproduttivi, produttivi e sanitari rappresentano un importante mezzo di monitoraggio della mandria ed evidenziano se le scelte manageriali intraprese portano nel breve e lungo termine i risultati attesi. Gli indici che permettono di avere informazioni istantanee sull’andamento della fertilità della mandria e che interpretano la validità delle scelte prese nell’immediato sono: % gravide, partoconcepimento, giorni lattazione, % gravide al 1° servizio, n.inseminazioni/gravidanza, intervallo parto- 1°inseminazione, % bovine gravide alla diagnosi.

Indici che invece riflettono l’andamento del passato, variano molto lentamente, e non sono impiegati come campanello d’allarme o come indicatori di cambiamenti fatti nel breve periodo: interparto, % bovine vuote da + 150gg, % rimonta, % parti. La bibliografia riporta valori ideali degli indici sopra elencati secondo cui la mandria può esprimere al massimo le proprie performances produttive.

Obiettivo è quello di avere per ogni bovina un vitello l’anno con interparto di 365-410 gg. Questo implica che trascorso il periodo volontario di attesa PVA (ossia periodo in cui si ritiene utile non fecondare le bovine), la prima fecondazione avviene nei 60-90gg post-parto. Tale attesa corrisponde a 50-60 gg, tempo necessario all’utero per ripristinare le condizioni ideali ad una nuova gravidanza (Johanson and Hansson). Nel momento in cui la fecondazione esita in una gravidanza parliamo di parto-concepimento, PC ideale 90-120gg. Ottenere tali risultati significa monitorare la bovina dal parto fino a gravidanza accertata. La 1° visita fatta entro la settimana postparto controlla eventuali segni clinici anormali e l’involuzione uterina che passa da 10Kg nell’immediato dopo parto a 3Kg il 4°gg. Nella 2° visita fatta in seconda/terza settimana l’utero raggiunge 1,5Kg . La 3° visita dei 45gg deve diagnosticare una bovina con utero regredito, diametro cervice < 50mm e ripresa funzionalità ovarica. Segue il rilevamento dei calori (osservazione visiva mandria per 3-4 volte al giorno per 15-20 min, uso pedometri, dosaggio progesterone nel latte con valore di 2ng/ml), corrette pratiche di fecondazione e controllo fertilità toro.

Il forcing sull’aspetto riproduttivo viene fatto per avere la massima produzione nella lattazione chiusa a 305gg ed ogni giorno in più rappresenta una perdita economica. Si è visto che passando da 30gg a 100gg days open (detto anche parto-concepimento) la produzione a 305gg aumenta di 876 Kg, invece da 100gg a 200gg di days open aumenta 172 Kg (J.K. Lee, P.M. Van Raden).

Sull’aspetto produttivo si controllano: medie produttive, produzione vacche fresche con analisi parametri qualità, % vacche > 45 L/gg. Infine valutare la sanità con analisi su % patologie postparto, % vacche eliminate a 30-90 gg lattazione con causa eliminazione.