Negli ultimi sei mesi sono stati pubblicati due nuovi indici genetici per la Frisona Italiana. Il primo, ufficializzato a dicembre 2021, è l’Indice per la Mungitura Automatizzata (IMA), un indice composto che ha come obiettivo quello di identificare i riproduttori in grado di trasmettere alla progenie le caratteristiche più adatte per una mungitura robotizzata. Compongono l’indice: la conformazione della mammella, con particolare attenzione alla posizione e alla dimensione dei capezzoli, la locomozione e la salute della mammella, e la velocità di mungitura.

Il secondo indice è una novità della valutazione di aprile 2022 ed è l’indice per la tolleranza al caldo. L’Italia è il secondo Paese al mondo, dopo l’Australia, ad introdurlo, ed è strategico per la selezione di mandrie più resilienti e capaci di affrontare l’aumento dell’intensità delle ondate di calore legare al cambiamento climatico in atto.

Questo nuovo indice va ad aggiungersi a quelli già pubblicati fino ad oggi per la Frisona che sono:

  • 5 indici per i caratteri produttivi (latte, grasso e proteina kg, grasso e proteina %);
  • 21 indici caratteri morfologici singoli e 3 composti (Tipo, ICM e IAP);
  • 10 indici funzionali (Cellule, Longevità, Fertilità Figlie, Salute mammella, Facilità parto toro, Facilità parto Figlie, BCS, Tolleranza al caldo, Efficienza alimentare indiretta – PFE e Mungibilità).

Per supportare gli allevatori nella scelta di tori e vacche per i piani di miglioramento aziendale, gli indici di selezione PFT, IES e ICS-PR combinano fra loro diversi indici in modo da indirizzare le scelte fatte a livello genetico al miglioramento della redditività aziendale.

Il PFT lo fa combinando in modo “ideale” produzione, caratteristiche morfologiche funzionali e caratteri legati alla fitness, mentre IES ed ICS-PR lo fanno combinando fra loro le caratteristiche che incidono in misura più significativa sul profitto aziendale valutato nelle condizioni di chi vende il latte all’industria (IES) e di chi trasforma il latte prodotto in formaggi a lunga stagionatura (ICS-PR).

Orientarsi fra tutti i numeri disponibili su ogni toro in commercio e sulle femmine genotipizzate non è cosa semplice. Più si va avanti nel tempo e più le informazioni a disposizione aumentano: benessere, salute, impatto ambientale… altri nuovi indici andranno ad aggiungersi a quelli già esistenti. Succede in Italia ed in tutto il mondo.

Ma se da una parte è giusto ed auspicabile che nuovi strumenti vengano sviluppati e resi disponibili a tutti gli allevatori, dall’altra parte quando le informazioni sono molte si rischia di perdercisi in mezzo.

Come fare per utilizzare al meglio gli strumenti disponibili per raggiungere i propri obiettivi di miglioramento?

Premesso che la genetica è il primo elemento su cui lavorare per costruire il futuro produttivo della propria mandria in maniera permanente e generazione dopo generazione, diventa strategico e fondamentale per poter raggiungere i propri obiettivi di redditività:

  1. conoscere la situazione della propria azienda per definire le aree che necessitano di miglioramento genetico;
  2. definire i propri obiettivi prioritari;
  3. identificare lo strumento che permette di raggiungerli al meglio combinando gli indici più efficaci e più adatti;
  4. monitorare con attenzione i risultati e correggere il tiro se necessario.

Nello scegliere lo strumento si può utilizzare un indice già esistente come il PFT, lo IES o l’ICS, o uno strumento più personalizzato e sviluppato ad hoc per la propria situazione aziendale da consulenti capaci e competenti nello sviluppare questo servizio tipo di assistenza tecnica alla selezione.