Il linguaggio, è noto, è una questione di convenzioni. Ci abituiamo a dire che l’erba è verde perchè abbiamo assegnato a quella tal gradazione il nome “verde”. La maggior parte del lessico che utilizziamo è una questione di accordo, spesso inconsapevole, sul significato.
Nel nostro settore ci sono queste due parole – spesa ed investimento – su cui è necessario riflettere e su cui occorre trovare un accordo di significato.
Già, perchè a volte sono utilizzate con lo stesso significato. A volte il loro significato viene appositamente equivocato, per creare la confusione utile a determinati scopi. Più spesso si tratta di forzare la vendita di un prodotto che, se catalogato sotto la voce “investimento”, scivola via meglio.
Dunque, per spesa intendiamo ciò che esaurisce la sua funzione nel momento in cui viene utilizzato. Facili esempi sono il gasolio, il mangime, la semente e il disinfettante.
Per investimento intendiamo invece un prodotto il cui utilizzo è ripetuto o il cui effetto perdura per un periodo sufficientemente lungo. Tipici esempi sono i macchinari, le costruzioni, gli impianti di abbeverata, di mungitura, di ventilazione, ecc.
In effetti, alcune categorie di beni si prestano a considerazioni più articolate, tipico esempio è ciò che attiene alla selezione, quali il seme o gli embrioni. Il loro utilizzo si esaurisce in un “solo colpo” ma il loro effetto dura certamente nel tempo. Non volendo ora entrare in approfondimenti su quest’ultima categoria di prodotti, proviamo a fare qualche riflessione sulle spese e sugli investimenti.
In qualsiasi settore, le spese, che costituiscono i costi operativi, devono essere il più contenute possibili. Non in assoluto, beninteso, ma rapportate all’unità di prodotto o di produzione. In altre parole, non è tanto importante la quantità di euro che spendo in assoluto in un dato periodo di tempo per i detergenti, per i farmaci o per la corrente elettrica. Importante è quanto i costi operativi incidono per litro di latte o per vacca in produzione.
L’insieme dei costi operativi di un’azienda deve essere contenuto, data la necessità di disporre del margine necessario ad affrontare gli investimenti, i quali hanno l’obiettivo di permettere all’azienda una maggiore efficienza e dunque, in prospettiva, una maggiore redditività.
Se un’azienda, come spesso succede, ha spese troppo alte, si troverà necessariamente nella condizione di non poter effettuare investimenti. La qual cosa costringerà l’azienda ad essere sempre meno efficiente, fino al punto da non reggere il mercato ed essere costretta ad abbandonare l’attività produttiva.
Dato che esiste una grande differenza, spesso ignorata, in termini di spese tra le aziende zootecniche, credo che sia tempo di dare corso ad ogni possibilità per ridurre l’incidenza delle diverse voci di costo sul litro di latte prodotto.
Per poi investire, ovviamente.
Per poi guadagnare, ovviamente!
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