E’ comune che, in un ragionamento o in una visita ad un’azienda con performances ai massimi livelli, si cerchino di individuare le differenze più significative rispetto alla propria realtà. Pur non essendo una regola, è molto frequente che non emergano questioni di così grande evidenza da imporsi a ciascun occhio. Il motivo è che, spesso, le differenze significative si costruiscono sui dettagli. Tanti magari, ma pur sempre dettagli. Del resto “Il diavolo sta nei dettagli”.
È dunque l’abitudine ad occuparsi dei dettagli il miglior compagno di viaggio per ottenere elevate performances. È comune per un veterinario, pur portando con sé la medesima professionalità, seguire aziende con risultati riproduttivi decisamente differenti. Così come un buon alimentarista predispone razioni e segue aziende con altissime produzioni ed altre con produzioni normali se non mediocri.
Identico ragionamento è valido anche per i risultati economici delle aziende.
Mi è capitato di impostare e poi analizzare i conti economici di aziende presso le quali non si può certamente dire che siano carenti le capacità operative e neppure quelle imprenditoriali. Le performance tecniche erano in linea. Analizzando nel dettaglio il peso di ogni centro di costo per litro di latte consegnato o per vacca munta, riferendomi ad un benchmark dettagliato di settore, non apparivano evidenti scostamenti rilevanti. Avrei dunque detto che il costo di produzione del litro di latte consegnato era in linea con i riferimenti di settore. Così tuttavia non era. Riguardando i dati notavo che ogni riga del conto economico o centro di costo era solo leggermente diversa (più alta) rispetto al benchmark. Analogo discorso, pur se in linea contraria, con i ricavi. Prezzo del latte a parte, l’impatto dei premi qualità latte e della vendita di animali era leggermente inferiore al riferimento di mercato.
Per quanto impercettibili e dunque scarsamente considerate, differenze di pochi millesimi per litro di latte per ciascuna riga di conto economico, una volta sommate, producono un impatto formidabile sul risultato finale.
Se consideriamo circa una quindicina di righe di conto economico, e se su ciascuna di esse siamo in deficit rispetto al benchmark di un paio di millesimi, significa che si hanno tre centesimi in meno per litro di latte consegnato. Se i millesimi non fanno la differenza, tre centesimi fanno la DIFFERENZA.
Proviamo con qualche esempio.
Una stalla da 200 vacche che consegni 22 mila hl di latte annuo e che spenda per detergenti e disinfettanti 2.000 € annui in più, avrà un impatto sui propri costi di circa 1 millesimo per ogni litro di latte consegnato. Una sciocchezza, potremmo dire!
Se la medesima azienda spendesse per il seme, utilizzando circa 800 dosi, circa 4500 € in più rispetto al benchmark, avrebbe un impatto di due millesimi per ogni litro di latte consegnato. Una sciocchezza, potremmo dire!
Se per i servizi, se per le utenze, se per i professionisti, se per il gasolio, se per le manutenzioni, se per il materiale di consumo, se …
Una sciocchezza, potremmo dire!
Quando sono tante, c’è il rischio che le sciocchezze diventino un’abitudine.
A perdere soldi.
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