La perdita della gravidanza è sicuramente una delle problematiche più frustranti e complesse da gestire nel moderno allevamento della bovina da latte. Gli aspetti generali di questa condizione patologica sono stati già trattati nell’articolo La gestione della morte embrionale nella bovina da latte”. In questo articolo verranno illustrati alcuni approfondimenti estrapolati da due lavori pubblicati recentemente sul Journal of Dairy Science:

  • Meta-analysis of the incidence of pregnancy losses in dairy cows at different stages to 90 days of gestation
  • Is pregnancy loss initiated by embryonic death or luteal regression? Profiles of pregnancy-associated glycoproteins during elevated progesterone and pregnancy loss

Il primo articolo è una metanalisi condotta utilizzando 19.723 registrazioni di diagnosi di gravidanza, esclusivamente in vacche da latte, con lo scopo di indagare l’incidenza della perdita di gravidanza nei primi 90 giorni. Dalla review è possibile raccogliere alcune informazioni utili per meglio inquadrare il problema ed eventualmente modificare il proprio protocollo operativo in azienda con lo scopo di essere maggiormente efficaci. 

Negli studi osservazionali la prima diagnosi di gravidanza viene effettuata intorno al 28° giorno post-fecondazione e l’esame ecografico transrettale è la metodica diagnostica maggiormente utilizzata. In un numero ridotto di studi è stata usata la determinazione della proteina associata alla gravidanza (PAG). La maggiore probabilità di perdita di gravidanza si ha nel mese successivo alla prima diagnosi, tra il 28° e il 60° giorno post inseminazione, mentre dopo il 60° giorno il rischio si riduce notevolmente. 

In questo studio sono stati individuati quattro periodi, ciascuno dei quali con un differente rischio di perdita della gravidanza:

  • Periodo embrionale precoce (dal 19° al 32° giorno di gravidanza) → 27%
  • Periodo embrionale tardivo (dal 32° al 45° giorno di gravidanza) → 13%
  • Periodo fetale precoce (dal 45° al 60° giorno di gravidanza) → 7%
  • Periodo fetale tardivo (dal 60° al 90° giorno di gravidanza) → 2%

Dall’analisi di questi dati è possibile mettere in evidenza che la media di perdita di gravidanza tra il 30° e il 90° giorno di gestazione è del 10% con una probabilità decrescente tra i quattro periodi. Il 45° giorno di gestazione rappresenta un’importante spartiacque tra la fine del periodo di differenziazione embrionale (< 45 giorni) e l’inizio della fase di sviluppo fetale (> 45 giorni). Il valore atteso di perdita della gravidanza fino al 45° giorno è del 15% mentre quello compreso tra il 45° e il 90° giorno è meno del 5%. 

Take Home Message

La riconferma di gravidanza viene effettuata comunemente dopo il 60° giorno (talvolta oltre il 90°) ma alla luce di quanto detto sarebbe più conveniente anticiparla di un paio di settimane (intorno al 45° giorno) soprattutto nelle aziende o nei periodi dell’anno con una maggiore incidenza del problema. Questo con lo scopo di poter intervenire con un po’ di anticipo sulle bovine che hanno perso la gravidanza. 

Il secondo articolo indaga la modalità con la quale avviene la perdita di gravidanza, ed in particolare se questa sia dovuta alla morte del prodotto del concepimento oppure ad una luteolisi (perdita del corpo luteo). Le ipotesi sperimentali sono state le seguenti:

  • Una maggiore produzione di progesterone favorisce un precoce annidamento dell’embrione. Questa condizione si manifesta con una produzione più elevata di PAG (Proteina Associata alla Gravidanza).
  • Individuare quale evento, tra una primitiva morte dell’embrione e la caduta della concentrazione ematica di progesterone in seguito a luteolisi, fosse più probabile come causa di perdita della gravidanza. 

In questo studio il gold standard per la diagnosi di gravidanza è stato l’individuazione ecografica dell’embrione e la valutazione del battito cardiaco al 33° giorno di gestazione. 

La perdita di gravidanza è stata verificata con le seguenti modalità:

  • Riduzione del 10% della concentrazione di PAG dal 17° al 24° giorno post inseminazione.*
  • Evidenziazione di un embrione dal 28° al 32° giorno seguito dall’assenza di battito cardiaco dopo il 33° giorno post inseminazione.

La luteolisi è identificata da una riduzione del 50% della concentrazione ematica di progesterone.

* Middleton e Pursley nel 2019 hanno dimostrato che il mancato incremento del 10% della concentrazione ematica di PAG tra il 17° e il 24° giorno post inseminazione è un metodo ottimo (100% di sensibilità) per individuare le bovine che sicuramente non sarebbero rimaste gravide.

I risultati dello studio sono stati i seguenti:

  • La perdita della gravidanza tra il 33° e il 60° giorno di gestazione si è attestata al 12,5%.
  • La concentrazione ematica di PAG è la stessa nelle bovine che perdono la gravidanza e in quelle che rimangono gravide. Sebbene ci siano delle variazioni dipendenti dalla perdita della gravidanza queste non possono essere individuate dai comuni sistemi di diagnosi che si usano in allevamento (on farm).
  • L’induzione di una maggiore produzione di progesterone (attraverso la somministrazione di HCG tra il giorno 7 e il giorno 13 post inseminazione) non ha determinato un annidamento più precoce dell’embrione. La produzione di PAG nel primo mese non ha avuto modificazioni rispetto alle bovine non trattate.
  • La maggiore probabilità di perdita di gravidanza si è avuta tra il 20° e il 33° giorno di gestazione (24,6%), con il 50% delle bovine che hanno perso la gravidanza in seguito a luteolisi e il restante 50% per la morte dell’embrione. Nel primo caso la luteolisi ha preceduto la riduzione della concentrazione ematica della PAG mentre nel secondo caso (morte dell’embrione) la lisi del corpo luteo non è avvenuta. Questo comporta due scenari:
    • La luteolisi provoca una rapida caduta di progesterone, la gravidanza viene persa e la PAG riduce progressivamente la sua concentrazione ematica pur rimanendo dosabile per un lungo periodo di tempo. 
    • L’embrione muore, la concentrazione ematica di PAG non aumenta e tende a ridursi progressivamente. La luteolisi spesso non avviene e il progesterone rimane elevato in circolo anche per molto tempo. 

Take Home Message

La determinazione della PAG è un ottimo metodo per individuare le bovine sicuramente vuote. Per individuare la perdita di gravidanza è necessario misurare la concentrazione ematica e valutarne la modificazione nel tempo; questo non è possibile con i metodi attualmente presenti in commercio per la diagnosi in allevamento. La misurazione del progesterone ha una buona attendibilità per individuare le bovine sicuramente vuote o che hanno perso la gravidanza in seguito alla luteolisi; non fornisce alcuna garanzia nei casi in cui dopo la morte dell’embrione non avvenga la luteolisi. L’ecografia rimane il metodo più attendibile e sicuro per la individuazione della perdita della gravidanza.