Come posso io, che mi addentro per la prima volta nell’allevamento, scegliere cosa fare della mia azienda? Molte sono le domande da porsi e alle quali dare risposte. La prima risposta sicuramente la darà il luogo in cui è situata l’azienda, come è strutturata e le sue potenzialità. Stabilito che il percorso sarà quello di indirizzarsi verso un allevamento di bovini da carne, rimane la scelta della razza. A questo punto diverse sono le razze di bovini da carne e le domande che sorgeranno per effettuare la scelta definitiva. Oggi molte risposte ai quesiti e alle perplessità che possono venire in mente si ritrovano nella Charolaise e nella Limousine. In questo momento, se ci si vuole approcciare ad un attività imprenditoriale, bisogna farlo in modo competitivo per rispondere alle richieste sempre più esigenti del mercato. Quindi suggerire la Charolaise e la Limousine? Seguirà una breve descrizione individuale delle due razze per poi tornare a parlare delle caratteristiche che le accomunano, dalle quali emergeranno i loro pregi. Razze di origine francese che, grazie alla loro versatilità di adattamento in qualsiasi ambiente, sono oggi divenute cosmopolite. La Charolaise è originaria della Borgogna, il suo Libro genealogico risale al 1864 ed è stata una delle prime razze bovine ad essere selezionata. In passato questa razza era allevata a duplice attitudine (lavoro e carne), ma con l’avanzare della meccanizzazione e il progressivo abbandono della trazione animale, la selezione si è orizzontata verso la produzione della carne. Dal punto di vista morfologico, i soggetti maschi superano i 12 quintali di peso, mentre le femmine vanno dai 7 ai 9 quintali. Il mantello è bianco-crema, colore derivante dall’associazione tra peli bianchi e cute depigmentata, come risulta ben evidente dalla colorazione rosea del musello e dal colore giallastro della base delle corna. La Limousine appartiene ad un ceppo di bovini a mantello rosso di origine antichissima, presenta il classico mantello fromentino con delle schiariture bianche intorno agli occhi, al musello e nella parte interna delle cosce, in età adulta i tori raggiungono dei pesi che vanno dai 10 ai 12 quintali mentre le vacche da 5,5 a 8 quintali. In passato era considerata una razza a triplice attitudine che poi, con l’istituzione del libro genealogico nel 1884, è divenuta un eccellente razza da carne. La Limousine è caratterizzata dall’avere una testa corta con una fronte larga, un buon musello largo, un costato molto convesso e una struttura scheletrica capace di sostenere il peso delle grandi masse muscolari ma allo stesso tempo leggera. La rusticità e la grande capacità di adattamento ci permettono di ritrovare queste razze sia nei Paesi temperati, come l’Italia, sia nelle zone a clima rigido o nei Paesi dell’area tropicale e subtropicale. In Italia le ritroviamo dal nord al sud e nelle isole. Grazie a queste tipicità possono essere allevate dai sistemi intensivi a quelli estensivi. In questi ultimi dimostrano le loro capacità d’adattamento riuscendo a sfruttare al meglio i pascoli. Una delle caratteristiche che le rende ancor più competitive in questi sistemi è la grande facilità al parto (Charolaise 92% e Limousine 99% dei parti facili), semplificando, in uno dei momenti più critici, la gestione dell’allevamento. Spesso gli allevatori si accorgono che una vacca doveva partorire quando vedono il vitello che sta facendo la sua prima poppata di latte o che già sta correndo dietro la madre. L’adattarsi agli ambienti più disparati, il parto facile e le grandi qualità materne sono le basi dell’allevamento estensivo e semi-estensivo, che svolgono, comunque, un ruolo importante anche negli allevamenti intensivi. L’unica fonte di reddito nell’allevamento delle vacche nutrici, deriva dalla vendita di  quel vitello all’anno, dopo averlo portato all’età di svezzamento. Il tutto senza problemi e al costo più basso possibile. Sono ottime pascolatrici, riescono a procurarsi gli alimenti da sole e a rimanere in una condizione di benessere ottimale che gli consente di avere un ciclo riproduttivo costante. Questo vuol dire che sono animali che producono reddito. Pertanto la fertilità è buona e non sono rari i parti gemellari come anche i casi in cui le fattrici partoriscono due volte all’interno di un anno. La produzione di latte è sufficiente per il vitello e consente buoni accrescimenti fino allo svezzamento (anche superiori al kg). Quando la dieta del vitello è aiutata con integratori, ad esempio attraverso l’utilizzo del creep feeding o altri metodi, i risultati sugli incrementi sono sorprendenti e lo sono ancor più dopo lo svezzamento quando passano alla fase successiva dell’ingrasso. Essendo già abituati a mangiare i concentrati non subiscono stress dovuti ai cambiamenti alimentari. Sono razze dalle grandi masse muscolari, dalle quali ricavare abbondanti tagli pregiati (lombi, scamone, coscia, natica, ecc.), rese alla macellazione che vanno dal 62% (Charolaise) al 64% (Limousine) e ottime rese allo spolpo. La Limousine rispetto alla Charolaise presenta una struttura scheletrica più fine. Le carni sono molto apprezzate dai consumatori, presentano buone infiltrazioni di grasso (marezzatura), sono tenere e succulente. Il sistema di allevamento più diffuso è quello della linea vacca-vitello. Una volta svezzati i vitelli, la scarsa produzione di latte negli ultimi periodi e la mancanza dello stimolo a produrlo per il vitello, ne determina la fine della lattazione. Non occorre quindi mungere le fattrici o fare trattamenti terapeutici. I vitelli che andranno all’ingrasso daranno i loro massimi potenziali negli accrescimenti (raggiungono e superano abbondantemente il kg, per superare anche i 2 kg nei soggetti migliori) fino alla maturazione commerciale raggiunta a circa 18/19 mesi, con pesi che si aggirano e oltrepassano i 700 kg. I riproduttori maschi di queste razze vengono molto usati per gli incroci al fine di ottenere animali che non diano problemi al parto e che migliorino gli aspetti produttivi e qualitativi dei nascituri. Ritroviamo con molta frequenza gli Charolaise in allevamenti di vacche Maremmane e i Limousine in allevamenti di vacche Frisone.

Da molti anni ormai vengono allevate in Italia e il libro genealogico (istituito nel 1999 dal MIPAAF) di queste due magnifiche razze, viene gestito da ANACLI (Associazione Nazionale Allevatori Charolaise e Limousine) costituita nel 1985. Questa svolge un lavoro fondamentale per il miglioramento genetico. L’iscrizione a questa associazione, permette di ottenere una serie di informazioni senza le quali oggi sicuramente non avremmo potuto vantare questi animali e le loro caratteristiche. Attualmente nel nostro Paese queste razze sono in forte espansione e le rispettive popolazioni contavano 6.282 capi per la Charolaise e 21.714 capi per la Limousine, prendendo in considerazione i dati riferiti all’anno 2014 (oggi la popolazione conta molti più capi). ANACLI gestisce inoltre un centro di miglioramento genetico per la Limousine per il quale annualmente si scelgono in tutta Italia i migliori  vitelli nati in un determinato periodo. Questi vengono portati al centro e sottoposti alle prove di performance. Nell’ultimo ciclo di prove di performance, un torello ha avuto un accrescimento medio giornaliero di 2,2 kg/dì con una media dei sedici soggetti presenti di 1,658 kg/dì. In passato questi valori erano molto più bassi raggiungendo infatti solo 1,250 kg/dì. Questo è sicuramente un grande successo ottenuto e la prova più concreta che dimostra il buon lavoro svolto negli anni. Gli obiettivi che il miglioramento genetico si pone, oltre a quelli di ottenere sempre più animali produttivi, precoci, con alte rese alla macellazione ed allo spolpo, sono anche quelli di carattere funzionale e del carattere. I caratteri funzionali sono quelli che determinano la longevità dell’animale. Un soggetto con gravi difetti negli appiombi, con una grave insellatura, con una scarsa capacità toracica, quindi respiratoria e di ingestione, è un animale che sarà sempre poco produttivo, e che nella sua breve vita darà sempre problemi. Il temperamento? Cosa c’entra il carattere in un bovino che deve produrre carne? Il carattere è un aspetto fondamentale che non va trascurato. Un animale docile, permette in qualsiasi momento di potersi avvicinare a lui e di poter svolgere tutte le cure di cui necessita. Gestire animali bradi, di una tonnellata di peso e da una forza immane, significa mettere a repentaglio la vita dell’allevatore. Inoltre un animale nevrile, sempre agitato e in movimento, brucia l’energia ricavata dagli alimenti per muoversi piuttosto che per produrre carne. Queste razze sono docili ed hanno una buona capacità di conversione alimentare. Oggi è possibile scegliere oltre alle linee da carne o da allevamento anche delle linee di sangue di soggetti polled (acorni), in modo da ottenere animali senza corna eliminando così i problemi ed i costi della decornificazione.

Il miglioramento genetico di queste razze a cosa ha portato? Cosa continua ad apportare con i sui schemi di selezione? Porta ad avere sempre più animali che abbiano performance migliori dei precedenti. Perché selezionare? Perché selezionare vuol dire scegliere e scegliere in base agli obiettivi imposti in precedenza. Quindi l’attività di miglioramento genetico ha il compito fondamentale di migliorare in tutto e per tutto le caratteristiche degli animali.

Uno dei temi attualmente più discussi sugli allevamenti sono le emissioni di gas serra. Come rispondono queste razze agli impatti ambientali? Animali con caratteristiche come sopra descritte, sono animali che hanno basse emissioni di gas serra, dovute proprio alle loro caratteristiche e alla loro gestione.

Che siano le razze del futuro? Beh! Attribuirgli anche quest’altro pregio credo sia troppo, ma sicuramente la loro continua espansione è dovuta alle loro pregevoli doti.

DOI: 10.17432/RMT.2015-2024