Dallo scorso dicembre anche in Italia sono ufficiali, accanto a quelli tradizionali, gli indici genomici per le vacche sia per la razza Frisona che per la Bruna. Da questo mese, gennaio 2013, sarà ufficialmente aperto anche un servizio di genotipizzazione per vacche e manze gestito dalle Associazioni Nazionali Allevatori Frisona Italiana e Bruna in collaborazione con l’Associazione Italiana Allevatori e il suo laboratorio di analisi. Questo significa che per tutti gli allevatori si apre la possibilità di utilizzare la genomica che da questo momento cessa di essere uno strumento ad esclusivo uso da parte dei centri di F.A. o di importazione.

La genomica permette, attraverso l’analisi di un campione biologico, di stimare un valore genetico che per le vacche può arrivare al 70-72 % di accuratezza e per le manze al 68% per i caratteri produttivi: anche per gli altri caratteri dai morfologici ai funzionali gli indici genomici consentono di avere una stima del valore genetico del soggetto che ha una accuratezza superiore agli indici tradizionali. Un esempio di questo è il fatto che per le femmine di razza Bruna con indice genomico siano pubblicati indici anche per longevità e cellule che non vengono normalmente pubblicati per i soggetti con l’indice tradizionale. Ovviamente per tutti gli allevatori che da anni contribuiscono alla selezione allevando femmine e maschi di elevato valore genetico, le madri di toro e i torelli tra cui vengono scelti quelli di avviare alla prova di progenie, questa è una buona notizia perché questo innovativo strumento offre loro la possibilità di valorizzare nuove famiglie e di identificare superiorità genetiche che in precedenza potevano venire mascherate dalla bassa accuratezza degli indici tradizionali. E’ opinione comune che questi allevatori siano quelli che “fanno genetica” e quindi quelli che possono più beneficiare della genomica. In realtà la genomica è uno strumento per tutti gli allevatori. Tutti gli allevatori scelgono i tori per fecondare le loro vacche, anche quando si fidano dei consigli del veterinario o del tecnico e/o venditore di fiducia.

Quando fecondano le vacche di nuovo scelgono o si fanno consigliare quale toro utilizzare su quale animale. La genomica, fornendo indici più accurati per i soggetti, semplicemente permette a chi fa le scelte di farle in modo più efficace e mirato. Far genotipizzare i propri animali, prelevare cioè un campione biologico (peli, sangue, muco o saliva) che contenga DNA per la successiva analisi con un chip che contiene migliaia di marcatori molecolari, può essere lo strumento per migliorare il livello genetico degli animali presenti in azienda davvero per tutti. Conoscere con maggiore accuratezza il livello genetico di vacche e manze della propria azienda significa infatti individuare con maggiore precisione gli animali di valore superiore su cui fare scelte importanti per il futuro. Inoltre la genomica permetterà di sfruttare con maggiore efficacia strumenti quali il piano di accoppiamento e di stimare in modo più obiettivo la consanguineità aziendale, attraverso la misura della variabilità genetica presente nei geni della mandria.