Grazie alla legge sulla piccola proprietà contadina gli imprenditori agricoli professionali e i coltivatori diretti hanno usufruito per anni di agevolazioni fiscali sull’acquisto dei terreni. Con due recenti disposizioni di legge:
- Decreto legislativo n. 23/2011 – disposizioni in materia di federalismo fiscale municipale
- Decreto legge n. 104/2013 – decreto istruzione
Tali agevolazioni, a partire dal primo gennaio 2014, vengono meno, generando un forte inasprimento di quelle che sono le imposte di registro che passano da un versamento di una tantum di 168,00 € a un’imposta proporzionale al valore della transazione del terreno con aliquota pari al 9%. Paradossalmente, a essere agevolati saranno, invece, gli acquisti di terreni agricoli per altre finalità, assoggettati fino a fine anno all’imposta di registro nella misura del 15%. È intuitivo ritenere una riduzione di 6 punti percentuali dell’aliquota (dal 15% al 9%).
La tabella che segue riporta le imposte oggi applicate e quelle che entreranno in vigore da gennaio 2014.
Situazione attuale |
Da gennaio 2014 |
|
Tassa di registro |
168,00 € |
9% |
Imposta ipotecaria |
168,00 € |
200,00 € |
Imposta catastale |
1% |
50,00 € |
Facciamo un esempio pratico ipotizzando un valore del contratto di compravendita di 100.000,00 €
Situazione attuale |
Da gennaio 2014 |
|
Tassa di registro |
168,00 € |
9.000,00 € |
Imposta ipotecaria |
168,00 € |
200,00 € |
Imposta catastale |
1.000,00 € |
50,00 € |
Totale |
1.336,00 € |
9.250,00 € |
Differenza |
+ 7.914,00 €
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