Con la valutazione genetica dello scorso aprile, sono state introdotte importanti novità nella valutazione genetica della Razza Bruna. Due sono le cose da segnalare:
- il cambiamento della base genetica;
- l’aggiornamento dell’ITE, l’Indice Totale Economico.
Anche se i cambiamenti negli indici genetici non sono mai accolti a braccia aperte dagli allevatori, gli aggiornamenti sono necessari per poter dare risposte adeguate ad una realtà che si evolve e garantire a chi utilizza gli indici per il miglioramento genetico della propria azienda di avere sempre a disposizione gli strumenti più accurati possibile.
Base genetica
La base genetica degli indici è il punto di riferimento rispetto al quale vengono espressi. Un valore positivo o negativo per un indice, qualsiasi carattere venga preso in esame, è riferito ad un gruppo specifico di animali. Per la razza Bruna fino ad aprile 2016 la base genetica per i caratteri produttivi era costituita dalla bovine nate nel 2010. Era una base fissa e variava ogni 5 anni. Per i caratteri morfologici invece la base veniva aggiornata ad ogni calcolo, era rappresentata dalla media di tutti gli animali valutati ed era diversa fra maschi e femmine. Da Aprile 2016 si è passati ad una base genetica mobile per tutti i carattere ed unica per maschi e femmine. Per i caratteri produttivi e funzionali ci si riferisce ai soggetti nati tra dieci e sette anni prima della data di calcolo e per i morfologici invece il riferimento è costituito dagli animali nati fra i 15 e i 12 anni prima della valutazione. La base viene aggiornata ad ogni calcolo. L’obiettivo di questo aggiornamento è quello di rendere le variazioni degli indici più graduali e confrontabili fra loro le scale degli indici morfologici fra maschi e femmine.
ITE
Il nuovo ITE ha cercato di dare risposta a due fenomeni: da una parte l’evoluzione genetica della popolazione e dall’altra le richieste degli allevatori.
La domanda degli allevatori è sempre quella di migliorare il proprio reddito, anche attraverso il miglioramento genetico. Le analisi dei trend genetici da parte di ANARB evidenziavano, sui caratteri non inclusi nell’ITE, una leggera riduzione della percentuale di grasso e un miglioramento contenuto sia dei kg di latte che di grasso. Quest’ultimo aspetto, insieme al miglioramento superiore alle attese per la longevità, ha contribuito a determinare alcuni dei cambiamenti introdotti.
In Tabella 1 è possibile confrontare fra loro le composizioni dell’ITE prima di aprile 2016 e quello ufficiale proprio a partire da questa valutazione.
In sintesi le caratteristiche del nuovo ITE sono le seguenti e possono essere riassunte in cinque punti:
a) il rapporto fra produzione e caratteristiche morfo-funzionali rimane di 55 a 45;
b) nella parte produttiva oggi sono inclusi anche grasso kg e percentuale come negli ITE degli anni ’90;
c) si migliorano arti e piedi non più utilizzando la forza delle pastoie ma l’indice arti & piedi;
d) il peso della longevità passa dal 18 al 10% per dare più spazio a punteggio finale (+1,5%) e velocità di mungitura (+1,5%);
e) viene aggiunto con il 5% di importanza l’indice interparto per una selezione diretta della fertilità.
Un ITE che, rispetto al precedente, punta a migliorare il reddito degli allevatori di razza Bruna, indirizzando meglio la selezione dei caratteri produttivi verso quantità e qualità del latte prodotto, sia per quanto riguarda la proteina che il grasso, e quella dei caratteri funzionali verso animali longevi, corretti dal punto di vista morfologico, funzionali per arti e piedi, con una salute della mammella migliorata e un minore intervallo fra i parti.
Tabella 1 – La composizione dell’ITE prima e dopo la valutazione di aprile 2016.
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