17 Marzo 2025

Il trasferimento dell’immunità passiva attraverso il colostro è essenziale per il benessere dei vitelli neonati, poiché consente loro di acquisire una solida protezione contro le infezioni nelle prime settimane di vita. Le regole base, che sono alla base di un trasferimento anticorpale soddisfacente, sono state magistralmente riassunte da S. Godden come le 5 Q della gestione del colostro:

  • Quantifying passive transfer (monitoraggio) – I vitelli nascono completamente privi di anticorpi (immunoglobuline) ed è questo il motivo per cui la colostratura è così importante per la sopravvivenza e la salute del vitello. Periodicamente, può essere utile verificare che il trasferimento di immunità passiva colostrale sia avvenuto con successo. Il metodo più semplice ed efficace prevede di quantificare le immunoglobuline passate nel siero del vitello (dopo 24 ore dalla colostratura) attraverso un’analisi con un rifrattometro ottico o digitale.
  • Quality (qualità) – Un colostro di buona qualità è essenziale per un corretto trasferimento di immunità passiva colostrale. L’obiettivo è quello di trasferire al vitello almeno 300 g di IgG per cui è necessario che il colostro abbia una concentrazione di immunoglobuline superiore a 50 g per litro.
  • Quantity (quantità) – La quantità di colostro da somministrare dipende essenzialmente dalla quantità di IgG presenti. In linea teorica è necessario somministrare una quantità di colostro pari al 10% in peso del vitello.
  • Quickness (velocità) – Questo parametro è da intendersi come il tempo che separa la nascita dalla somministrazione del primo pasto di colostro. La capacità di assorbire le IgG colostrali è massima alla nascita, si dimezza dopo 10 ore circa per diventare nulla dopo le 24 ore. L’obiettivo è quello di somministrare il colostro entro un paio di ore dalla nascita (max entro 6 ore).
  • SQueaky – clean (pulitissimo) – Il colostro, per poter svolgere adeguatamente la sua funzione, deve essere “immacolato”, cioè con un grado minimo di contaminazione batterica. L’obiettivo è quello di fornire colostro che abbia una carica batterica totale inferiore a 100.000 UFC ed in particolare una quantità di batteri coliformi inferiore a 10.000 UFC.

Per chi volesse approfondire l’argomento, l’articolo della dottoressa S. Godden è scaricabile liberamente a questo link.

Tra tutti gli elementi precedentemente elencati, la qualità del colostro, determinata principalmente dalla concentrazione di immunoglobuline (IgG), è un fattore fondamentale che influenza l’efficacia del trasferimento di immunità passiva.

Diversi studi hanno suggerito che la conta delle cellule somatiche (SCC) nel colostro è anch’essa un indicatore importante della sua qualità. Valori elevati di SCC sono associati a una minore concentrazione di IgG e a una protezione immunitaria inferiore.

In un articolo molto recente (2024), Pastorini e colleghi hanno indagato un altro aspetto interessante: la relazione tra la conta delle cellule somatiche alla messa in asciutta e la qualità del colostro.

Lo studio è stato condotto su 40 vacche da latte, suddivise in due gruppi in base alla conta cellulare alla messa in asciutta: vacche con SCC alta, superiore a 200.000/ml (H-cow), e vacche con SCC bassa, inferiore a 200.000/ml (L-cow). I vitelli nati sono stati divisi in due gruppi: L-calf (vitelli nati da vacche con SCC bassa) e H-calf (vitelli nati da vacche con SCC alta).

I parametri che sono stati monitorati sono i seguenti:

  • La quantità di cellule somatiche nel latte attraverso la tecnica di citometria a flusso.
  • La quantità di IgG nel colostro attraverso la tecnica di immunodiffusione radiale (RID).
  • La qualità del colostro tramite rifrattometro (gradi % Brix).
  • Il trasferimento dell’immunità passiva (TPI), determinato tramite la concentrazione di IgG nel siero dei vitelli attraverso la tecnica di immunodiffusione radiale (RID).
  • La crescita dei vitelli attraverso la misurazione del peso corporeo, dell’altezza alla garrese e della circonferenza toracica a 30 giorni di vita.

I risultati hanno mostrato che la quantità di colostro ottenuta dalle vacche dei due gruppi è stata la stessa (5,11 kg nelle H-cow e 5,32 kg nelle L-cow), senza differenze statisticamente significative.

La qualità del colostro, invece, era significativamente più alta nelle vacche con SCC bassa (L-cow) rispetto a quelle con SCC alta (H-cow). In particolare, la concentrazione di IgG nel colostro delle L-cow è stata superiore del 24%, e il valore %Brix è risultato più alto del 3,2% rispetto alle H-cow (Figura 1). Inoltre, la conta delle cellule somatiche nel colostro delle L-cow era significativamente più bassa rispetto a quella delle H-cow.

Figura 1. Quantità di IgG e gradi Brix tra L-cow e H-cow

Per quanto riguarda la trasmissione dell’immunità passiva, i vitelli alimentati con colostro di L-cow hanno mostrato un maggiore trasferimento di immunoglobuline con concentrazioni di IgG superiori rispetto ai vitelli alimentati con colostro di H-cow (317.0 g Vs 271.8 g).

Questa differenza è stata confermata dall’esame del siero dei vitelli attraverso l’utilizzo un rifrattometro ottico (9.7 Vs 8.4 % gradi Brix). Tuttavia, non sono state osservate differenze significative nella crescita dei vitelli, misurata attraverso il peso corporeo, l’altezza alla garrese e la circonferenza toracica.

In sintesi, il presente studio ha messo in evidenza l’importanza della qualità del colostro e della conta cellulare nella trasmissione dell’immunità passiva ai vitelli neonati. Le vacche con una conta cellulare bassa alla messa in asciutta producono colostro di qualità superiore, che si traduce in un miglior trasferimento dell’immunità passiva ai vitelli.

La quantità di cellule somatiche prima dell’asciutta è un parametro valido che può essere preso in considerazione per la corretta gestione del colostro, per selezionare con maggiore efficacia il materiale da congelare (banca del colostro) e per garantire un generale miglioramento della salute dei vitelli nei primi giorni di vita.

Autore

Marco Spagnolo – Veterinario Libero Professionista. Email: marcospag@yahoo.it

Da leggere - Febbraio 2025

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