Osservando con attenzione cosa sta succedendo agli indici di selezione dei bovini da latte in tutto il mondo e quello che gli ultimi indici pubblicati sembrano suggerire, sorgono spontanee alcune domande. Quali sono i caratteri a cui dare importanza per costruire la mandria del futuro?
La tendenza che investe tutti gli indici di selezione è quella che progressivamente sposta l’enfasi dai caratteri produttivi a quelli funzionali. I nuovi caratteri che via via vengono introdotti riguardano soprattutto la salute degli animali e/o la loro capacità di resistere alle più importanti patologie dell’allevamento da latte. Sostenibilità e salute sono le parole chiave di questo processo nel contesto dell’efficienza economica generale.
Altri filoni importanti di ricerca puntano a sviluppare strumenti di selezione per l’efficienza alimentare che sono collegati alle emissioni di metano e nitrati nell’ambiente e per la resistenza allo stress da caldo. Minore utilizzo di risorse, minori emissioni, una maggiore capacità di recuperare la condizione ottimale dopo eventi che creano condizioni di stress fisiologico estreme.
Sono due le qualità ricercate nella vacca che sintetizzano le due due linee di selezione sopra ricordate: robustezza e resilienza.
I progetti portati avanti soprattutto dalle Università Europee sulle qualità della vacca robusta hanno identificato il BCS come uno dei paramenti più efficaci nella selezione di questo tipo di animale. Gli animali che mantengono costante il BCS durante tutta la lattazione sono anche quelli capaci di utilizzare al meglio le risorse assunte con l’alimentazione per la produzione di latte.
Quanto alla resilienza, se ne cerchiamo la definizione sul dizionario, è la capacità di un materiale di assorbire urti senza rompersi, o, in psicologia, la capacità di un individuo di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà ed infine, in ecologia, la velocità con cui una comunità biotica è in grado di ripristinare la sua stabilità se sottoposta ad una perturbazione. Nel caso delle vacche da latte può essere intesa, sul versante salute, come la capacità degli animali di difendersi efficacemente dagli attacchi dei patogeni, non ammalandosi o guarendo velocemente, o, nel caso delle ondate di calore, di ritornare ad un livello produttivo e riproduttivo ottimale alla fine dell’evento.
In questo caso capire quale tipo di animali selezionare è più complesso: il primo indice ufficiale per la resistenza allo stress da caldo ci dice che i soggetti che sono più capaci di tollerarlo sono quelli che hanno produzioni medio basse. In altre parole, la selezione per una aumentata produzione di latte seleziona anche per una maggiore sensibilità al caldo.
Sul fronte salute ci sono gli strumenti per selezionare animali più sani: gli indici per la longevità, per la locomozione, l’indice per facilità al parto delle figlie e per la resistenza alla mastite combinato con quello delle cellule sono tutti indicatori di una maggiore salute degli animali. In Italia ANAFI sta lavorando anche per mettere a punto un indice per la resistenza alla chetosi.
Per chi vuole selezionare la vacca 2R, Robusta e Resiliente, le indicazioni sono piuttosto chiare:
a) produzione di latte moderata;
b) BCS ottimale e tanta, tanta funzionalità.
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