Nella moderna mandria da latte la fecondazione artificiale (i cui enormi meriti per il controllo di alcune importanti infezioni e per la selezione genetica sono indiscutibili) è oramai il metodo di riproduzione universalmente diffuso, tanto che molti allevatori sembrano quasi aver dimenticato che l’impiego del toro costituisce la forma più ovvia e naturale ( e verosimilmente la più sicura) per ottenere tempestivamente la gravidanza nella vacca. Negli ultimi decenni, accanto a produzioni medie di latte progressivamente più alte e quantitativamente straordinarie, si assiste in molti allevamenti ad un declino allarmante della fertilità di stalla.
La principale causa di ipofertilità è certo costituita dal mancato o tardivo riconoscimento dei calori (HDR); in molte circostanze poi anche un aumento percentuale del repeat breeding (= vacche che tornano in calore regolarmente dopo tre fecondazioni) può incidere pesantemente sulla fertilità complessiva della mandria. Anche per questi motivi negli ultimi tempi un numero crescente di allevatori sta ritornando, molto saggiamente secondo noi, al mantenimento in azienda di uno o più tori, al fine di migliorare le prospettive generali della fertilità di stalla. Dato che la sola presenza del toro è confermata come un fattore che favorisce, accentuandole, le manifestazioni esterne dei calori e il loro riconoscimento, e dato che tra le diverse cause di repeat breeding vi è l’asincronia tra il momento dell’ovulazione e quello della inseminazione strumentale, oltre agli errori nella tecnica della stessa inseminazione artificiale, la pratica di lasciare la vacca repeat breeder, dopo la terza inseminazione infruttuosa, assieme al toro per 24/48 ore dall’inizio dell’estro si è confermata da tempo utile per recuperare alla gravidanza una buona quota di vacche problema. I motivi per l’introduzione del toro aziendale sono dunque di ordine gestionale (miglior rilievo dei calori con risparmio di tempo e personale per questa incombenza, maggior fertilità del seme fresco da monta naturale, risparmio di tempo e personale per la F.A:, risparmio dei costi del seme) e di ordine riproduttivo ( Heat Detection Rate troppo basso, calori molto brevi, atonia uterina durante l’estro, ovulazione ritardata, e più in generale vacche repeat breeders in percentuale troppo elevata). E’ risaputo e universalmente accettato che la presenza di uno o più tori in azienda determina nella mandria un’esaltazione delle manifestazioni di calore e quindi il loro più facile e tempestivo rilevamento da parte del personale con risultati nettamente migliori in termini di gravidanze ( il toro, in tandem con il personale d’allevamento costituiscono il più efficace sistema di rilievo dei calori). Non è da trascurare nemmeno il miglioramento del benessere nelle bovine della mandria, come avviene per tutte le forme di ritorno a un sistema più naturale di vita. Con questa funzione sussidiaria, a supporto della generalizzata F.A., il toro aziendale può essere scelto tra i figli delle vacche migliori dell’allevamento, e in questo caso non sussiste alcun problema sanitario.
Nel caso invece si decida di acquistare il torello presso un altro allevamento, sarà indispensabile, prima dell’acquisto far compiere accertamenti sulla sanità del torello, con l’esecuzione di tutte le indagini sulle malattie infettive più comuni e in particolare su quelle trasmissibili per via sessuale. Per una corretta gestione (anche antinfortunistica!) del toro poi deve essere prevista la sua sistemazione in box apposito, collocato in posizione ben visibile dalle bovine della mandria, costruito in materiali molto robusti e resistente a possibili violente sollecitazioni meccaniche e dotato di agevoli vie di fuga per il personale addetto. Esistono al proposito diverse soluzioni costruttive, che prevedono facili vie di fuga per il personale di governo, che per ragioni di lavoro debba entrare nello stesso box. Al toro deve essere preventivamente applicato l’anello nasale e deve essere disponibile anche il bastone conduttore da collegare allo stesso anello; la gestione dell’animale dovrebbe essere affidata se possibile sempre alla stessa persona, robusta, calma e decisa. La scelta di mantenere un toro aziendale si colloca dunque fra le misure elementari e a basso costo, efficaci per il miglioramento della gestione e del benessere della mandria, misure che coinvolgono l’impegno diretto , in mezzo agli animali, dell’allevatore e del personale addetto, principali fattori della buona gestione aziendale.
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