Dal 2007 gli ispettori di razza Frisona valutano, insieme agli altri caratteri lineari tradizionali, anche il Body Condition Score (BCS). Il carattere, determinato secondo le indicazioni riportate nel mansionario e riportate in Figura 1, è valutato prima di tutti i lineari su tutte le primipare delle aziende iscritte ai controlli funzionali.
Dal 2013 i dati raccolti sul BCS vengono utilizzati per stimare l’indice genetico per il BCS che è disponibile per tutti i tori e può essere utilizzato come ulteriore criterio di selezione nella scelta dei riproduttori. L’indice, considerato come gli altri caratteri funzionali, è pubblicato su una scala con media 100 e deviazione standard 5. I soggetti miglioratori hanno valori al di sopra del 100.
E’ un carattere importante per chi vuole selezionare un tipo di vacca più robusto, come dimostrano alcuni dei risultati del progetto europeo ROBUSTMILK che aveva tra gli obiettivi quello di individuare gli strumenti ed i caratteri utili per selezionare animali produttivi ma anche più “robusti”. Il risultato di azioni per il miglioramento genetico sui caratteri di “robustezza” sono importanti per la zootecnia moderna perché si traducono in livelli superiori per fertilità, resistenza a patologie, longevità e fitness generale dei soggetti, cioè nella capacità di sopravvivere in ogni situazione, anche le più avverse.
Il BCS, la cui rilevazione è spesso utilizzata anche a livello gestionale per la verifica di una corretta alimentazione, da qualche anno è diventato in molti Paesi un carattere raccolto di routine il giorno della valutazione morfologica e costituisce una misurazione indiretta del bilancio energetico. L’indice genetico per il BCS permette di evidenziare le differenze esistenti a livello genetico per questo carattere fra i tori. I soggetti che mostrano una capacità superiore di adattarsi allo stress produttivo di inizio lattazione sono anche quelli che, in linea generale, sembrano adattarsi meglio anche alle altre situazioni di stress. Ne consegue che i tori che trasmettono alle figlie un livello medio di BCS ottimale sono quelli le cui figlie sembrano mostrare maggior robustezza nel tempo, migliore fertilità, migliore resistenza a mastiti e patologie podali e, nel tempo, una migliore longevità.
Una conferma di questo la si può avere anche dal confronto dei livelli genetici per i diversi caratteri dei migliori 10 tori per PFT, senza e con un filtro per un indice di BCS minimo di 105, riportati in Tabella 1. I tori selezionati per PFT e BCS sono un po’ più bassi a latte ma superiori per tutti i caratteri morfologici e per tutti i funzionali, specialmente la fertilità.
All’interno del progetto ROBUSTMILK è stato condotto uno studio per valutare l’effetto dell’inclusione del BCS in combinazione con altri caratteri in un indice si selezione complessivo. L’aggiunta dell’indice per il BCS alla selezione con un enfasi del 10% a spese, in proporzione, su tutti gli altri caratteri inclusi in indici tipo il PFT, permette di migliorare questo indicatore di robustezza senza modificare troppo i risultati sugli altri caratteri e migliorando la risposta su alcuni aspetti funzionali.
L’indice per il BCS è utilizzato come indicatore indiretto della fertilità nel nuovo indice economico ANAFI (IES), ufficiale dallo scorso agosto, con un peso di circa il 3%. Il nuovo IES, selezionando con maggior enfasi i caratteri funzionali con particolare riguardo per la fertilità, è uno strumento utile per la selezione anche di animali più “robusti”.
Nel programma di gestione e visualizzazione degli indici dei tori autorizzati alla FA in Italia Winthor è possibile ordinare i tori per questo carattere e aggiungerlo ai criteri di selezione utilizzati nella scelta dei riproduttori.
Figura 1 – Le linee guida per la rilevazione del BCS utilizzate dagli ispettori di razza ANAFI.
Tabella 1 – Il livello genetico medio dei primi dieci tori a PFT e dei primi dieci tori per PFT con minimo 105 di indice per BCS.
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