Il farmaco veterinario è regolamentato dalla legge italiana da più di 20 anni. Il dibattito che si è aperto tra gli operatori negli anni 90 non è ancora completamente chiuso. La registrazione degli interventi terapeutici e la gestione della scorta sono argomenti che ancora dividono. Le parti coinvolte spesso vedono la registrazione come un atto esclusivamente burocratico, un accessorio al lavoro quotidiano. Eseguita da allevatore e veterinario solo quando si trova il tempo, perché obbligatoria, la sua mancata esecuzione può comportare sanzioni in caso di controlli. Nel tempo le coscienze sono diventate molto più sensibili ma le resistenze al cambiamento sono ancora molto forti. La pressione dei consumatori, le esigenze dei mercati e l’EU chiedono sempre più trasparenza nella produzione degli alimenti di origine animale, fissando in modo netto la funzione determinante del medico veterinario nella tutela della salute pubblica.

Negli anni gli stessi allevatori hanno sentito crescere l’esigenza di avere un approccio più consapevole nella gestione del farmaco; questo nuovo sentimento unito alla professionalità dei medici veterinari del territorio ha permesso di allargare la partecipazione dei colleghi creando una rete interconnessa molto forte e funzionale.
In questo spirito di collaborazione tra allevatori e veterinari, nel 2012 è stato messo in piedi un progetto di raccolta dati sull’utilizzo dei farmaci negli allevamenti autorizzati alla detenzione della scorta farmaci, per la cui gestione fosse utilizzato il supporto informatico. La finalità del progetto è dimostrare che una capillare raccolta di questi dati, e una successiva analisi degli stessi, servono a sostenere valutazioni molto importanti sia per la gestione dell’allevamento intensivo che per l’impatto positivo che la dimostrazione di un ridotto utilizzo di farmaci sul prodotto può avere sul consumatore finale.

L’utilizzo di un sistema informatizzato permette di elaborare e confrontare i dati del consumo dei farmaci e conoscere l’incidenza in termini di costo e di prevalenza delle patologie. L’analisi dei dati dell’azienda porta a valutare al meglio dove intervenire e migliorare la gestione dell’allevamento con interventi mirati sia sulle strutture che sulle tecniche di allevamento, migliorando la salute e il benessere degli animali, con conseguente graduale diminuzione del bisogno di farmaci. Di questo beneficerà sicuramente la qualità dei prodotti con ovvi benefici anche dal punto di vista commerciale. La diffusione dell’informatizzazione nella gestione del farmaco, attraverso questo progetto ha portato ad un aumento delle aziende che si dotano delle scorte di farmaci, ad un miglioramento del controllo da parte dell’Asl competente e soprattutto a una crescente consapevolezza del proprio ruolo da parte degli allevatori.

Inoltre, a livello aziendale si è riscontrata una semplificazione della gestione dei trattamenti con l’adozione di protocolli di cura; la praticità e velocità di esecuzione delle registrazioni informatizzate consente una maggiore puntualità e facilita l’accesso ai dati dei singoli animali, permettendo di monitorare sia gli interventi di cura sia gli adempimenti di legge. L’opportunità di elaborare il costo terapia si è dimostrata uno strumento molto valido di verifica della gestione sanitaria, soprattutto in questi tempi di forte flessione economica.
La diffusione del sistema informatizzato di registrazione e l’impegno capillare della gestione in azienda hanno favorito un uso più consapevole del medicinale, sia da parte del veterinario responsabile che dell’allevatore. L’elaborazione delle innumerevoli informazioni e la possibilità di sfruttare le potenzialità dello strumento hanno fornito agli operatori i dati sulla quantità di medicinali e il loro utilizzo razionale. I registri rappresentano elementi oggettivi di garanzia e riscontro per la gestione dei trattamenti, per il rispetto dei tempi di sospensione e per la gestione del rischio residui nelle produzioni animali. La loro informatizzazione li trasforma in un nuovo strumento di analisi economica della spesa sanitaria negli allevamenti.

L’impegno etico e professionale dei medici veterinari liberi professionisti con un ruolo attivo e condiviso con gli allevatori ha aiutato a cambiare nel tempo la coscienza degli allevatori verso gli obblighi di legge e la loro responsabilità verso la salute pubblica. Questi risultati sono la dimostrazione che la sfida lanciata nei lontani anni 90 è stata raccolta e trasformata in un’opportunità di crescita ed evoluzione della professionale veterinaria.
Il farmaco non deve mai sostituire le buone regole di gestione degli allevamenti e le misure di biosicurezza. Il Veterinario Aziendale tutela la salute dell’animale e del consumatore utilizzando le proprie competenze professionali, la tecnologia e la capacità di lavorare in sinergia con colleghi e allevatori.

E’ compito del veterinario aziendale gestire il farmaco in modo consapevole, condiviso e sostenibile.

DOI: 10.17432/RMT.2015-2018