Il moderno settore lattiero-caseario è sotto pressione da diversi punti di vista e la mancanza di una regolamentazione specie-specifica per la protezione delle bovine da latte suscita ulteriori preoccupazioni rendendo difficoltosa l’attuazione di profondi cambiamenti nel sistema di produzione che siano sostenibili e scientificamente robusti. Insieme ad alcune problematiche di vecchia data, che non sono state completamente superate come la bassa longevità o la cura dei vitelli maschi (Fox, 1983), l’attenzione oggi è rivolta verso la resistenza agli antibiotici, l’aumento delle dimensioni delle mandrie e la conseguente riduzione del personale per animale, l’impatto ambientale e gli attributi etici associati al latte e ai prodotti lattiero-caseari (Markova-Nenova e Wätzold, 2018). Dal punto di vista etico, la crescente consapevolezza dei consumatori nei confronti della precoce separazione dei vitelli dalle madri sta aprendo nuovi dibattiti e spunti per la ricerca scientifica. Sono infatti in crescita le pubblicazioni scientifiche che argomentano la possibilità di mantenere i vitelli con le madri per periodi prolungati rispetto alla separazione precoce entro le prime 24 ore dal parto (Beaver e collaboratori, 2019; Johnsen e collaboratori, 2016; 2018). L’obiettivo di questo contributo è quello di indagare l’opinione delle parti direttamente coinvolte nel settore lattiero-caseario italiano riguardo le sfide che il settore sta affrontando al fine di garantire un incremento del livello di sostenibilità, di benessere animale per tutta la mandria e di eticità delle produzioni, con particolare riferimento ai sistemi alternativi alla separazione vacca-vitello.

Al fine di raggiungere tale obbiettivo, un piccolo gruppo di ricercatori dell’Università di Padova, ha redatto un breve questionario la cui compilazione richiede dai 3 ai 7 minuti e che mira ad indagare l’opinione sui fattori trainanti il cambiamento delle produzioni, la classificazione di questi fattori e le potenziali implementazioni ed attuazioni, oltre a raccogliere dati di tipo descrittivo relativi all’anagrafica del rispondente e del suo coinvolgimento nel settore.

I risultati più interessanti emersi da una prima diffusione di tale questionario ad un basso numero di persone (n = 10) reclutate ad una fiera nazionale si riferiscono alla percezione di sistemi alternativi alla separazione precoce vacca-vitello come un’opportunità con un punteggio medio di 9.1 ± 3.3 (media ± deviazione standard) su una scala da 0 = minimo a 12 = massimo ma con qualche difficoltà di fattibilità per la quale il punteggio medio ottenuto è di 5.2 ± 2.6 (sempre sulla scala da 0 a 12). I punteggi attribuiti ai diversi potenziali fattori quali forze trainanti il cambiamento dell’attuale settore della bovina da latte per promuovere produzioni di latte etico, e che quindi vadano incontro al rispetto del benessere dell’allevatore, di tutta la mandria e della sostenibilità ambientale sono riportati in Figura 1. Secondo questi primi risultati, i partecipanti attribuiscono punteggi più elevati alla maggior consapevolezza dei consumatori, all’aumento del prezzo del latte e alle richieste del mercato, tuttavia il dato con maggior variabilità riguarda l’implementazione di atti legislativi.

I presenti risultati sono solo descrittivi e si riferiscono prettamente al piccolo campione di persone che hanno risposto al questionario e non possono pertanto rappresentare l’interesse di tutto il settore lattiero-caseario Italiano; tuttavia esprimono un interesse ad aumentare il livello di etica nel sistema produttivo, vedono i cambiamenti come un’opportunità e sono consapevoli dei cambiamenti necessari per migliorare il benessere degli animali e degli allevatori con il coinvolgimento di tutto il settore, insieme alla necessità di una legislazione specie-specifica. Alcuni tra i fattori trainanti i cambiamenti sono in linea con quanto proposto da Brombin e collaboratori (2019) nel sollevare la domanda se il moderno settore lattiero-caseario sia pronto ad attuare grandi cambiamenti riducendo i quantitivi di latte conferito in primis.

 

Figura 1. Punteggio attribuito ai potenziali fattori trainanti il cambiamento dell’attuale settore della bovina da latte al fine di produrre latte con maggiori attributi etici secondo portatori di interesse direttamente coinvolti nel settore dove lo 0 corrisponde al minimo e il punteggio 12 al massimo. I valori sono espressi come media e la barra di errore rappresenta la deviazione standard.

Bibliografia 

Beaver, A, R. K, Meagher, M. A. G. Von Keyserlingk, D. M. Weary (2019) Invited review: A systematic review of the effects of early separation on dairy cow and calf health. J. Dairy Sci. 120, 5784-5810.

Brombin, A, Pezzuolo, A And Brščić, M (2019) Are we ready for the big change in the dairy production system? Res. Vet. Sci. 126, 17-19.

Fox, M. W. (1983). Animal Welfare and the dairy industry. J. Dairy Sci. 66, 2221-2225.

Johnsen, J. F., K. A. Zipp, T. Kälber, A. M. Depassillé, U. Knierim, K. Barth, C. M. Mejdell (2016) Is rearing calves with the dam a feasible option for dairy farms? Current and future research. Appl. Anim. Behav. Sci. 181, 1-11.

Johnsen, J. F., C. M. Mejdell, A. Beaver, A. M. de Passillé, J. Rushen, D. M. Weary (2018) Behavioural responses to cow-calf separation: The effect of nutritional Dependence. Applied Animal Behaviour Science 201, 1-6.

Markova-Nenova, N., F. Wätzold (2018): Fair to the cow or fair to the farmer? The preferences of conventional milk buyers for ethical attributes of milk. Land Use Policy. 79, 223-239.