Nel complesso delle attività gestionali, le operazioni di preparazione e somministrazione del sostituto del latte materno ai vitelli, sono tra quelle che richiedono una quantità di tempo più elevata.
Facendo seguito ad alcune esperienze Statunitensi e Francesi, è stata condotta recentemente anche in Italia una sperimentazione per verificare alcuni aspetti connessi all’applicazione di un sistema Semplificato per l’alimentazione dei vitelli.
La prova è stata eseguita presso l’azienda agricola Il Piumarone dei F.lli Enrico e Aldo Bruni di Sutri (Viterbo) su due gruppi di 12 vitelle di razza Frisona (24 in totale), uno alimentato con un sistema Tradizionale (due somministrazioni di latte/giorno), l’altro con un sistema Semplificato che prevedeva una sola somministrazione di latte/giorno. Nel gruppo Tradizionale, oltre al latte somministrato due volte al giorno, l’alimentazione ha previsto l’impiego di fieno, di un mangime pellettato e di acqua a volontà; oltre alla somministrazione di latte effettuata una sola volta/giorno, il sistema Semplificato ha previsto la somministrazione di un mangime pellettato (diverso da quello usato per il gruppo Tradizionale) e di acqua a volontà.
Le vitelle in prova sono state pesate alla nascita e poi mensilmente fino al compimento del quarto mese di vita. Al termine della fase colostrale (terzo giorno di vita), a uno e a due mesi dalla nascita da ciascuna delle vitelle è stato prelevato un campione di sangue per la determinazione di una serie di parametri ematici (fosfatasi alcalina, alanino amino trasferasi, aspartato amino trasferasi, creatin fosfo chinasi, proteine totali, albumina, creatinina, urea, bilirubina, calcio, cloro, potassio, magnesio, sodio, zinco, ferro e potenziale antiossidante) e dell’immunità innata/aspecifica (battericidia, complemento, lisozima sierico e aptoglobina). Infine, all’età di circa 60 giorni, un campione di feci è stato prelevato dall’ampolla rettale di tutte le vitelle ed utilizzato per un esame coprologico per la ricerca di coccidi.
A conclusione della prova, gli aspetti che si ritiene importante evidenziare sono i seguenti:
- il sistema Semplificato si è contraddistinto per semplicità di attuazione e per una significativa riduzione del tempo/lavoro giornaliero necessario per l’alimentazione dei vitelli;
- nei primi 120 giorni di vita (quattro mesi) le vitelle alimentate con il sistema Semplificato hanno mostrato una crescita armonica, peso vivo (Figura 1) e incrementi ponderali medi giornalieri (Figura 2) non diversi da quelli registrati delle vitelle alimentate in maniera Tradizionale;
- il sistema Semplificato ha permesso un’anticipazione significativa dello svezzamento: circa 50 giorni (48 per la precisione) rispetto ai 90 del gruppo Tradizionale. Il sistema Semplificato prevedeva che lo svezzamento venisse effettuato quando le vitelle consumavano 2 kg di mangime/die per almeno due giorni consecutivi. Nelle condizioni della presente sperimentazione ciò ha peraltro coinciso con il raddoppio del peso alla nascita;
- l’esame delle feci effettuato a circa 60 giorni di età, ha evidenziato, nel gruppo di vitelle gestito con il sistema Semplificato, un numero di oocisti di Eimeria per grammo di feci molto inferiore rispetto a quello riscontrato nel gruppo Tradizionale (373 vs 1508 oocisti/grammo di feci); oltre a ciò, nel gruppo gestito con il sistema Semplificato il 43% circa delle vitelle è risultato negativo alla ricerca delle oocisti mentre nel gruppo Tradizionale tale percentuale si è fermata intorno al 18%.
- la determinazione dei parametri ematici all’età di 3, 30 e 60 giorni di età non ha messo in evidenza nessuna differenza di rilievo tra le vitelle dei due gruppi per quanto attiene alla funzionalità epatica, renale, del bilancio elettrolitico e ossidativo e alla immunità aspecifica. Oltre a questo, è importante evidenziare che in entrambi i gruppi, i valori di tutti i parametri considerati sono stati compresi in un range che consente di affermare che per tutto il periodo considerato gli animali in prova sono stati caratterizzati da condizioni di benessere buone.
In linea con quanto già osservato in occasione di prove sperimentali analoghe condotte in altri Paesi, si ritiene di poter affermare che il sistema Semplificato per l’alimentazione dei vitelli testato è risultato in grado di venire incontro alle esigenze dell’allevatore per quanto attiene alla riduzione di impiego di manodopera per la gestione della vitellaia senza che ciò abbia comportato alcuna penalizzazione delle prestazioni produttive (accrescimento), sanitarie e di benessere degli animali.
Nello svolgimento della prova un ruolo fondamentale è stato svolto dal Dr. Giovanni Filippini (analisi parametri ematici e parassitologiche delle feci, IZSUM – Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche), dai Dr. Franco Gerevini e Mauro Ercolani (monitoraggio sulla corretta applicazione del sistema Semplificato, SIVAM – Società Italiana Veterinaria Agricola Milano) e dai veterinari aziendali Dr. Riccardo Fortunati e Andrea Ragusa (monitoraggio dello stato sanitario delle vitelle e prelievo campioni di materiale biologico).
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