Credo che non vi siano dubbi sul fatto che stiamo vivendo un periodo mai visto prima. Un periodo in cui si condensano una quantità impressionante di problematiche la cui soluzione, o almeno chiarificazione, non è alla portata dei singoli. E forse i problemi sono così concatenati ed interdipendenti che le ipotesi di sbocco sono esse stesse innumerevoli.

Nel nostro settore sperimentiamo costi schizzati alle stelle per una serie di voci di costo; non tutte in verità. Viviamo una situazione, mai sperimentata, di carenza di latte sul mercato, che determina una vera e propria concorrenza da parte degli acquirenti per accaparrarsi il nostro latte. Anche questa è una novità assoluta. Si parla di valori di vendita del latte di livello sbalorditivo. Di sbalorditivo ci sono tuttavia anche una serie di costi e di difficoltà di approvvigionamenti di mezzi di produzione che sembrano quasi uno scherzo.

Pur in una situazione così ingarbugliata e caotica, le aziende vivono e devono decidere. Stare fermi, in attesa di chiarezza, è essa stessa una decisione.

Dunque, in una situazione così confusa, vince chi, riuscendo a guardare più lontano, opera per posizionare la propria azienda al meglio per il futuro. Questo è il tempo perfetto per acquisire un vantaggio competitivo sui propri colleghi.

Quante aziende avete sentito rammaricarsi di non aver fatto, negli anni giusti, mutui a tasso agevolato per l’acquisto fondiario? Eppure molti hanno avuto la possibilità di accedere a questi incentivi.

Quante aziende avete sentito, negli ultimi dieci anni, rammaricarsi di non aver investito in impianti di biogas. Eppure molti lo potevano fare.

Quanti, pensando alla propria bolletta, guardano con rammarico ed una punta di invidia a chi ha un bell’impianto fotovoltaico, magari incentivato? Eppure tutti hanno avuto la possibilità di realizzarlo.

Gli imprenditori avveduti colgono le opportunità nel momento in cui si presentano.

Preciso che non sostengo che vincerà chi investirà di più. Ritengo che, in una situazione di passaggio come l’attuale, gli investimenti, anche importanti, siano necessari. Tuttavia l’investimento in sé, non garantisce di posizionare la propria azienda in modo solido nel futuro. Per intenderci, gli investimenti per seguire il mito delle mille vacche in latte, non è detto che siano sempre una buona idea.

Credo che, vivendo in un periodo di transizione tra un prima ed un dopo, sia oltremodo necessario, mentre si lavora, mentre ci si dispera per la mancanza d’acqua, interrogarsi sul posizionamento della propria azienda negli anni che vivremo.

Il timing adatto per questo tipo di considerazioni e decisioni è adesso.

Ora non è il momento di accontentarsi, di tenere i remi in barca.

Ora è il momento di correre e di innovare.